Il periodo di attesa per gli accrediti del TFS anticipato riservato agli ex dipendenti statali sta giungendo al termine. Secondo le ultime notizie rilasciate da fonti affidabili come Il Messaggero, l’Inps dovrebbe iniziare le erogazioni tra la fine della prossima settimana e gli albori di settembre. Tale iniziativa era stata lanciata nel mese di febbraio 2023, ma le domande presentate necessitano di un periodo di lavorazione di circa sei mesi.

Tfs anticipato statali in arrivo, ma la sentenza della Corte Costituzionale?

Il TFS anticipato ai dipendenti statali sta quindi per arrivare. Di trattamento di fine servizio (o di fine rapporto) se ne è parlato parecchio negli ultimi tempi a causa di una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima l’erogazione ritardata della liquidazione ai dipendenti. La sentenza ha chiarito alcuni aspetti, ma sollevato anche molti dubbi e ora si attende una risposta dall’Inps (le cui casse rischierebbero però di svuotarsi rapidamente) e dal governo (attualmente in ferie), che però tarda ancora arrivare. Quel che è certo è che si tratta di una sentenza storica e si attende una risoluzione entro l’autunno: c’è il timore che tutto finisca in un nulla di fatto, ma la sentenza degli Ermellini parla chiaro e quindi c’è anche molta speranza a riguardo.

Tfs anticipato con prestito a tasso agevolato: il confronto tra Inps e banche

Il tasso di interesse proposto dall’Inps è sicuramente uno dei più competitivi sul mercato. Con un tasso all’1%, si presenta come una scelta molto allettante rispetto alle banche tradizionali, che possono proporre tassi anche quattro volte superiori. Certo, c’è il rammarico di dover pagare degli interessi su una somma che spetta di diritto alla fine del lavoro, ma attualmente resta l’unica soluzione possibile per godere del Tfs senza aspettare tanto tempo.

Risorse Inps tra limitazione e click day: il ritardo nella liquidazione

Il volume di domande presentate e l’entusiasmo iniziale hanno portato a una grande pressione sulle risorse disponibili dell’Inps. Le risorse Inps, pur essendo considerevoli, non sono infinite. Il timore di un esaurimento ha alimentato il dibattito su un potenziale “click day“, simile a una corsa per ottenere i prestiti prima che le risorse si esauriscano.

Un elemento critico in questo scenario è il ritardo nella liquidazione dei TFS-TFR. Un dipendente statale potrebbe aspettare fino a cinque anni per ricevere la sua liquidazione. Questo ritardo non solo provoca frustrazione, ma solleva anche questioni legali. La Consulta ha evidenziato che questi ritardi potrebbero non essere in linea con i principi della Carta Costituzionale italiana.

Banche convenzionate: un’alternativa possibile?

In assenza di una soluzione rapida dall’Inps, gli ex dipendenti statali potrebbero considerare le banche convenzionate come un’alternativa. Tuttavia, anche questa opzione presenta sfide. Il rendistato, che è un indice che rappresenta il rendimento medio ponderato dei titoli di Stato, ha visto un aumento, influenzando direttamente i tassi d’interesse delle banche. A luglio, questo indice ha raggiunto il 3,931%, in crescita rispetto ai mesi precedenti (a giugno era al 3,817%). Sommando il rendistato allo spread fisso dello 0,40%, il tasso d’interesse medio delle banche per l’anticipo TFS-TFR si attesta intorno al 4,3%.

Tfs anticipato statali: il governo interverrà sugli interessi bancari?

Il governo italiano potrebbe svolgere un ruolo cruciale nella risoluzione di questa situazione complessa. Si sta discutendo della possibilità di un intervento sugli interessi bancari, presumibilmente un intervento più parziale che integrale, che potrebbe allentare la pressione sugli ex dipendenti statali e facilitare l’accesso a finanziamenti più convenienti. Basti considerare che per un anticipo di 45 mila euro sul Tfs, gli interessi potrebbero salire fino a 2 mila euro. Lo ribadiamo: una cifra piuttosto ingiusta, soprattutto perché pagata su una liquidazione che spetta, ma versata in ritardo per un’annosa problematica di cui in molti attendono una risoluzione definitiva (e a loro favore).