Dopo essere intervenuto sul caro-voli, il ministro delle imprese Adolfo Urso nella giornata odierna ha fatto il punto della situazione rispetto al recente rincaro dei prezzi della benzina. Nell’ultimo mese, i costi del carburante sono progressivamente saliti fino a toccare quasi tre euro in autostrada. Una situazione divenuta incontrollabile e che mette in difficoltà il consumatore italiano proprio nei giorni di rientro dalle vacanze. Una puntualità quasi sconcertante, ma Urso ha spiegato che il caro prezzi della benzina è dovuto alle recenti manovre dell’Opec.
Queste le parole del ministro delle imprese in una intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica:
I prezzi della benzina hanno cominciato a salire da quando l’Opec+, il cartello dei paesi arabi alleati con la Russia, ha cominciato a tagliare la produzione per far salire i prezzi del barile. Un aumento che si scarica sul consumatore. In Italia abbiamo il costo industriale di benzina e diesel più basso d’Europa, molto più di Germania, Francia e Spagna. L’Europa dovrebbe giocare anche nel caso dei carburanti un ruolo da protagonista. Come è avvenuto per il gas, quando il presidente Draghi ha proposto un price cap oltre il quale i paesi Ue non avrebbero più acquistato la materia prima, provvedimento poi attuato con il governo Meloni
Urso e le sue parole sui rincari della benzina di questo ultimo mese
Secondo una recente stima, il caro prezzi “fa bene” anche allo Stato che in questo mese – tra esodo e controesodo dei vacanzieri italiani – potrebbe andare ad incassare una cifra intorno ai 2.2/2.3 miliardi di euro. Una mini-manovra finanziaria che a questo punto potrebbe far scattare un potenziale taglio delle accise per proteggere le famiglie italiane? Urso spiega perché, in questo senso, non si possono rivedere i prezzi:
Taglio accise? Il presidente Draghi prese quella decisione in un momento eccezionale. Il governo Meloni ha preferito utilizzare quelle risorse per il taglio del cuneo fiscale, per i salari più bassi e le famiglie più numerose. E vogliamo rendere queste misure strutturali. In questo modo possiamo aiutare le famiglie in difficoltà alle prese con l’inflazione e per dare uno stimolo al sistema produttivo attraverso i consumi.