Arrivano nuove indicazioni dell’Inps sul Supporto per la formazione e il lavoro, l’indennità che entrerà a regime nel mese di settembre e che andrà a favore degli ex percettori del Reddito di cittadinanza. Secondo l’Inps, per fruire dei 350 euro della misura, occorrerà il titolo di studio. L’Istituto di previdenza lo ha ribadito nella giornata del 17 agosto scorso nel corso di un focus proprio sul lavoro e sull’Assegno di inclusione (Adi), la misura che prenderà il posto, invece, delle famiglie al cui interno siano presenti componenti non occupabili (minori, disabili e over 60 anni).

Pertanto chi si trovi in età occupabile (tra i 18 e i 59 anni), ma nello specifico abbia tra i 18 e i 29 anni – come aveva già fissato il decreto lette 48 del 4 maggio 2023, cosiddetto decreto “Lavoro” – deve aver terminato gli studi corrispondenti all’obbligo scolastico per fruire dell’indennità. I giovani di questa fascia di età saranno tenuti a frequentare percorsi di istruzione e di formazione se vorranno ricevere i 350 euro dal prossimo mese di settembre.

Supporto formazione e lavoro ex percettori Reddito di cittadinanza: nuove istruzioni Inps, serve il titolo di studio per i 350 euro

Nuovi chiarimenti dell’Istituto di previdenza in merito al nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, l’indennità che verrà riconosciuta da settembre 2023 agli ex percettori del Reddito di cittadinanza occupabili. Nella giornata del 17 agosto scorso, infatti, l’Inps ha partecipato a un focus sul lavoro e sulle indennità che andranno alle famiglie impossibilitate a lavorare. Nel corso dell’evento, l’Istituto di previdenza ha ribadito che il completamento degli studi dei giovani tra i 18 e i 29 anni (una fetta degli occupabili che prenderà il Sussidio per la formazione e il lavoro) risulterà requisito essenziale ai fini dell’indennità.

Supporto formazione e lavoro, chi può fare richiesta della nuova indennità?

Pertanto, i giovani che rientrino in questa fascia di età sono tenuti a iscriversi a percorsi di istruzione per completare gli anni di obbligo scolastico nel caso in cui non l’avessero fatto in precedenza. Il completamento degli studi rappresenta uno degli obiettivi che si pone il governo con l’introduzione della nuova indennità per la riqualificazione dei lavoratori, anche di quelli che abbiano terminato già gli studi, in vista della ricerca di una nuova occupazione.

Il decreto legge 48 del 2023, voluto dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, aveva anticipato la necessità del completamento dei dieci anni di studio da parte di tutti i percettori del Reddito di cittadinanza (che confluiranno nel nuovo Supporto per la formazione e il lavoro). Tra gli obiettivi dichiarati dal provvedimento, vi è anche quello della necessaria inclusione sociale quale forma di contrasto alla povertà, grazie anche all’introduzione di nuove regole di accesso al lavoro.

Requisiti per gli ex percettori del Reddito di cittadinanza per la domanda indennità settembre 2023

Sulla base di tutte le informazioni finora emerse sulla nuova misura di sostegno al reddito, potranno richiedere il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro tutti i soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni, già in partenza esclusi dal nuovo Assegno di inclusione che esordirà dal 1° gennaio 2024, che abbiano al contempo:

  • un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non eccedente i 6.000 euro. Tale parametro deve essere considerato dai singoli componenti del nucleo familiare e riparametrato in base alla scala di equivalenza delle famiglie che non possono accedere all’Assegno di inclusione;
  • risultino quali singoli componenti delle famiglie percettori dell’Assegno di inclusione ed esclusi dalla scala di equivalenza per il calcolo dell’Adi, ma che partecipino a corsi di formazione pur non essendone obbligati. In questo modo, i singoli componenti sono ammessi a percorsi che possano rafforzare le proprie competenze e assicurare una più proficua ricerca di lavoro.