Si è incavoleto… pardon, arrabbiato… di brutto Lino Banfi nei confronti di Mark Zuckerberg. Non che i due si conoscano o che “nonno Libero” voglia entrare nella lista dei nemici del padre-padrone di Meta già fin troppo prestigiosa. In una lettera al “Corriere della Sera”, l’attore pugliese se l’è presa per la chiusura del gruppo Facebook “Noi che amiamo Lino Banfi official“. Aveva quasi 30.000 membri, conteneva molte battute storiche ma per l’algoritmo era troppo volgare.

Chiuso il gruppo “Noi che amiamo Lino Banfi official”. L’attore scrive una lettera al Corriere della Sera. E a Zuckerberg… E a Musk…

Caro direttore, ti scrivo pregandoti di farmi da tramite al “nostro quotidiano”.

Scrive così Banfi, 87 anni, che prima però riporta una conversazione a quanto pare fallimentare con Siri, alla quale chiede cosa siano gli algoritmi senza ricevere una risposta esaustiva.

Da circa sette anni esiste un gruppo Facebook – racconta – che si chiama “Noi che amiamo Lino Banfi”, ideato e coordinato da Calogero Vignera. E sono davvero tante le persone di tre generazioni e di inizio di una quarta, che fanno e pubblicano cose bellissime in mio onore. E cosa succede? Si iscrivono decine di migliaia di fan di tutte le età e zac, arriva il signor Zuckerberg che ordina ai suoi algoritmi italiani: “Chiudete subito Banfi!”

Minacce a colpi di vocali al creatore di Meta e al suo rivale Elon Musk

L’attore spiega che gli amministratori del gruppo si scambiano spesso messaggi pubblici nello stile già conosciuto in tantissimi film, ma che questo sia stato mal interpretato dagli algoritmi stessi. Il buon Lino allora si arrabbia e arriva alle “minacce”:

In pratica, caro direttore, per dirla garbatamente, papéle papéle, cosa ho fatto io a Mister Mark Zuckerberg e ai suoi algoritmi? Ci ho messo più di 60 anni per far parlare il mio linguaggio a tutti, mi chiamano Maestro, mi danno i premi alla carriera e questo mi spegne tutto! Ma come si permette ‘sto arcimiliardario maledetto che chi chezzo lo conosce? Arrivati a questo punto, se vuole la guerra, mi sfogo! CHEZZO! CHEPO DI CHEZZO! Ti metto i menischi nella scapolomerale! Ti spezzo il capocollo e te lo metto a tracollo! PORCA PUTTÉNA per tre volte e, dulcis in fundo: MI SONO ROTTO LE PELLE. E adesso fatemi pure arrestare.

Ma in chiusura c’è anche un messaggio per Elon Musk, che a Zuckerberg le ha già “promesse” e prepara il famigerato combattimento di arti marziali miste.

Caro Elon, devi dire al tuo rivale di lasciare in pace il nonno nazionale. Come si dice tra seri centurioni, fai il brévo e non rompere i co… siddetti!

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