La semplicità è una ricchezza inestimabile. Picasso diceva: “a dodici anni dipingevo come Raffaello. Poi ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino”. In cucina succede lo stesso: si possono seguire corsi di approfondimento, affiancare chef stellati, fare esperienze illuminanti ma quello che conta è saper compiere un gesto di semplicità perfetto. E nel caso degli spaghetti con colatura di alici abbiamo la possibilità di dare compimento a questo semplice gesto che saprà portare in tavola un piatto di eccezionale sapore.

La ricchezza della semplicità: gli spaghetti con colatura di alici

Parliamo di tradizione, di unicità italiane e ancor più di eccellenza della Costiera amalfitana. Gli spaghetti con la colatura di alici sono uno di quei piatti iconici della cultura gastronomica campana, come la pizza margherita o la pastiera, che lasciano sicuramente il segno nella memoria di chi li assaggia. Siamo davanti ad una ricetta di grande semplicità che praticamente si fa mentre l’acqua bolle: quindi un ottimo salva cena. Andiamo a scoprire gli ingredienti e poi i passaggi per stupire quattro amici che si fermano a cena.

  • 400 g di spaghetti
  • colatura di alici
  • 1 limone
  • olio
  • aglio
  • 3 fette di pane raffermo
  • finocchietto
  • pepe
  • sale

La preparazione degli spaghetti alla colatura di alici è semplice e per questo suggeriamo di tenere a mente questo piatto come soluzione perfetta per una cena improvvisata. 

Prendiamo per prima cosa del pane raffermo e grattugiamolo con la parte più grossa della grattugia riducendolo in briciole. Facciamo quindi tostare in forno a 170° le briciole di pane per circa 15 minuti. Nel frattempo avremo messo a bollire l’acqua salata e calato gli spaghetti. Prendiamo quindi una padella e fate soffriggere l’aglio schiacciato in un giro d’olio EVO. 

Una volta cotti gli spaghetti, mi raccomando al dente, scolateli e versateli nella padella dalla quale avrete già eliminato l’aglio. Fate mantecare versando la colatura di alici e il succo di limone spolverando di pepe a piacere. Poi impiattate e spolverate di briciole di pane tostato gli spaghetti, grattugiandovi sopra della scorza di limone. Aggiungete un ciuffetto di finocchietto.  

Quando gli spaghetti saranno al dente saltateli nella padella, dalla quale avrete tolto l’aglio, con la colatura di alici e il succo del limone. Aggiungete pepe a piacere e mantecate. Servite gli spaghetti con colatura di alici in un piatto da portata cospargendo la pasta con le briciole di pane, la scorza di limone grattugiata, qualche ciuffo di finocchietto e ancora un po’ di pepe: gli spaghetti con la colatura di alici sono pronti per stupirvi. 

Cos’è la colatura di alici

Andiamo alle radici di questo interessante ed esclusivo condimento tipico della Costiera amalfitana le cui radici scendono fino agli antichi romani e oltre. La colatura di alici, che deriva dal garum dei romani, è realizzata elaborando il liquido che cola (ecco il perché del nome) dalla macerazione delle alici messe sotto sale. La sua particolarità deriva dal fatto che il suo luogo di produzione è unico, la Costiera amalfitana, come la materia prima: si utilizzano infatti solo alici pescate in quel tratto di mare tra marzo e fine luglio.

Le alici vengono private della testa e delle interiora poi lasciate per 24 ore in contenitori colmi di sale marino. Da qui vengono trasferite in piccole botti di castagno dove sono messe a strati alternati fra sale e alici. Il contenitore viene pressato per favorire l’emissione dell’acqua e dei liquidi contenuti nei pesci. Questo liquido viene raccolto in contenitori di vetro che vengono poi lasciati a macerare al sole per settimane (questo favorisce l’evaporazione dell’acqua e il condensarsi della “prima” colatura). Questo liquido poi viene rimesso nelle botti con le alici perché si insaporisca nuovamente e poi raccolto di nuovo una volta colato dalla botticella: ecco pronta la colatura di alici.