Arrivare con il compito di sostituire uno dei pilastri della difesa campione d’Italia non sarà semplice ma la voglia è tanta. Natan Bernardo de Souza arriva dal Bragantino con un carico di entusiasmo e responsabilità visto che la chiamata tanto attesa è finalmente arrivata. Difensore classe 2001 che ha lasciato il Flamengo per entrare nel mondo Red Bull, un biglietto di sola andata per l’Europa direzione Salisburgo o Lipzia. Invece ecco il Napoli a spuntarla con una offerta da 10 milioni di euro e un contratto per cinque anni a 1,2 milioni a stagione per il giocatore.

Napoli ecco Natan

Prosegue inesorabile la politica dei giovani talenti portata avanti da Aurelio De Laurentiis. L’obiettivo è confermare quanto mostrato nella scorsa stagione con la consapevolezza che ripetersi in campionato sarà una impresa ai limiti del possibile. La scorsa estate i pezzi del puzzle si sono magicamente incastrati tutti alla perfezione fin dalla prima giornata nella macchia guidata da Luciano Spalletti.

Il tecnico toscano ha dato le dimissioni e ora al timone è arriva il francese Rudi Garcia. Principi tattici similari ma nuove idee in un gruppo che vede in Victor Osimhen uno dei suoi leader insieme a capitan Giovanni Di Lorenzo e Stanislav Lobotka. Uno spogliatoio che ha perso la rivelazione Kim Min Jae, prelevato per venti milioni dal Fenerbahce e rivenduto a distanza di un anno a cinquanta al Bayern Monaco. Il coreano è stato sostituito dal giovane Natan del Bragantino.

Difensore brasiliano rapido e tosto che gravitava nel mondo Red Bull in attesa di una chiamata dall’Europa. I campani hanno anticipato Salisburgo e Lipzia affidandogli le chiavi della difesa accanto a Rrahmani. Un reparto dove potrà avere l’aiuto del connazionale Juan Jesus e del portoghese Mario Rui, i due giocatori lo stanno inserendo del gruppo facendo anche da interpreti con l’allenatore durante le sedute tattiche.

Prima di iniziare vorrei dirvi che non parlo ancora bene, ma proverò a parlare con voi in italiano. So che il numero 3 è appartenuto a Kim che è stato un grande difensore ma io lo utilizzavo anche da giovane e mi piace molto come numero. Sono un difensore aggressivo, bravo negli anticipi. I miei punti di forza sono anche la velocità, le coperture, la tecnica. Stavo lavorando molto in Brasile per farmi chiamare da squadre come il Napoli e non a caso mi ispiro ad un giocatore che si è consacrato proprio in Italia come Thiago Silva. Rispetto a lui però posso giocare anche da terzino sul lato sinistro del campo.

Il calcio italiano è forte e tecnico, si gioca un calcio difensivo e per un difensore è facile scegliere l’Italia. Voglio ringraziare Juan Jesus e Mario Rui che mi stanno aiutando sia in campo che con la lingua italiana. Voglio migliorarla in fretta così da capire le richieste del Mister Garcia. Il calcio brasiliano è migliorato sulla pressione ma la velocità di gioco in Europa è superiore ma sono convinto che non avrò problemi ad adattarmi. Devo migliorare sul colpo di testa, soprattutto in area avversaria. Non ho mai fatto molti gol ma sono sicuro che con il lavoro quest’anno sarà l’anno buono per farne tanti.

Devo ancora visitare Napoli, sono arrivato con la squadra ancora in ritiro e quindi non ho avuto modo di girare per la città ma non vedo l’ora. Conosco però la tifoseria azzurra, è appassionata come le torcide brasiliane e questo mi piace. Per capire qualcosa ho visto la serie di Maradona e vi rivelo che sono carico ed emozionato per fare il debutto nello stadio che gli hanno dedicato.