Con l’avvicinarsi del nuovo anno accademico, gli studenti fuori sede e non solo si preparano a fronteggiare nuovamente la sfida del caro affitti delle camere: secondo l’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, società del gruppo Immobiliare.it, i costi degli affitti di ciascuna singola per studenti universitari sono in aumento in molte città italiane, con Milano in prima classifica ma con alcune interessanti eccezioni.

Milano in cima alla classifica del caro affitti: singola a 626 euro

Milano si conferma la città con gli affitti più alti per le camere degli studenti in Italia, con una media di 626 euro al mese, registrando un modesto aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante la posizione di leadership in termini di costi, Milano ha mostrato un rallentamento della crescita rispetto agli anni precedenti.

Bologna sorpassa Roma, altre città in rialzo

Bologna si distingue quest’anno, superando Roma e aggiudicandosi la seconda posizione con un affitto medio di 482 euro al mese, rappresentando un aumento significativo del 8% rispetto all’anno precedente. Roma si mantiene stabile a 463 euro al mese per la singola, mantenendo la terza posizione.

La classifica prosegue con Firenze, dove l’affitto medio è di 435 euro al mese, e Modena e Bergamo con affitti rispettivamente di 412 e 411 euro al mese. Anche Padova e Verona superano la soglia dei 400 euro, con affitti di 404 e 401 euro al mese. Chiudono la top 10 Venezia e Brescia, con affitti rispettivamente di 396 e 385 euro al mese.

Salgono le città satellite, l’offerta sale ma la domanda non scende

L’offerta di camere singole sul mercato è aumentata notevolmente, con un incremento del 34% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la domanda è cresciuta ancora di più, con un aumento del 27% rispetto al 2022. Questo fenomeno è in parte attribuibile al protrarsi degli effetti post-Covid sulla mobilità degli studenti.

Una novità interessante è rappresentata dall’aumento dell’offerta nelle città satellite come Brescia, Latina e Bergamo, che hanno registrato aumenti rispettivamente del 75%, 68% e 49%. Queste città si stanno profilando come alternative valide ai poli universitari principali, offrendo anche collegamenti rapidi con le grandi città e programmi didattici di qualità.

Nonostante gli aumenti dei costi degli affitti, si prospettano segnali positivi per gli studenti. L’aumento dell’offerta dovrebbe contribuire a un maggior equilibrio tra domanda e offerta, frenando l’incremento dei canoni di locazione nel breve periodo. Inoltre, il panorama delle soluzioni abitative sta cambiando, con un aumento delle opzioni di condivisione e una maggiore disponibilità di alloggi a prezzi più accessibili.