A Siena l’Oca ha messo il Frac. Un gioco di parole per dire che la contrada di Santa Caterina e Gianna Nannini ha vinto il Palio dell’Assunta con il cavallo Zio Frac. E mentre gli ocaioli si coccolano il barbero vittorioso e invadono le vie della città si registra un botta e risposta a distanza tra il sindaco Nicoletta Fabio e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sull’idea di inserire il Palio nel patrimonio immateriale dell’Unesco.
Mettetevi d’accordo, se potete, viene da dire, perchè sull’argomento hanno espresso opinione molto diverse. Il sindaco ha detto: “Palio patrimonio immateriale Unesco? C’è stata una richiesta che non andò a buon fine, questa ipotesi è stata ripresa dal Magistrato delle Contrade senza particolare entusiasmo. Personalmente a oggi non avrei questa intenzione, a oggi direi di no”.
Il Palio patrimonio immateriale dell’Unesco? Sindaco e governatore in disaccordo
Pochi minuti dopo il presidente della Regione detta uni comunicato in cui afferma che “l’autentica e accesa passione dei senesi per il loro Palio è un esempio straordinario di tradizione secolare tramandata di generazione in generazione. I senesi con le loro storiche Contrade sono una viva testimonianza di unione tra giovani e anziani; il Palio non è solo una corsa di cavalli ma è molto di più: è amore, tradizione e conservazione dei valori più autentici. Il Palio è rito”.
E aggiunge: “Occorre riprendere l’iniziativa insieme al Comune e al Magistrato delle Contrade per il riconoscimento del Palio di Siena quale patrimonio culturale immateriale Unesco. Lo merita Siena, lo meritano i suoi profondi valori identitari”. Ma il sindaco non la pensa allo stesso modo. Come andrà a finire?
Stefano Bisi