Innovazione in agricoltura: con la pubblicazione del decreto del 9 agosto 2023 da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), sono stati definiti quelli che sono i criteri e le modalità di attuazione per quanto riguarda il c.d. Fondo per l’innovazione in agricoltura.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il bando per i contributi a fondo perduto che sono legati all’effettuazione di investimenti innovativi nel settore dell’agricoltura, ponendo particolare attenzione ai seguenti aspetti relativi all’agevolazione:

  • i soggetti beneficiari;
  • i beni agevolabili;
  • le modalità per la presentazione della domanda.

Innovazione in agricoltura: ecco quali sono i soggetti che possono beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti

L’art. 3 del decreto che abbiamo citato durante il corso del precedente paragrafo prevede che possano godere dei contributi a fondo perduto previsti quelle PMI (piccole e medie imprese) singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che possiedono i seguenti requisiti:

  • l’iscrizione presso il Registro delle Imprese, con l’indicazione di una delle seguenti qualifiche:
    • la qualifica di “impresa agricola“, in base a quanto viene disposto all’interno dell’art. 1 del decreto legislativo n. 228 del 18 maggio 2001;
    • la qualifica di “impresa ittica“, in base a quanto viene disposto all’interno dell’art. 4 del decreto legislativo n. 4 del 9 gennaio 2012;
    • la qualifica di “impresa agromeccanica“, in base a quanto viene disposto all’interno dell’art. 5 del decreto legislativo n. 99 del 29 marzo 2004;
  • sono attive da un periodo di tempo pari ad un minimo di 2 anni;
  • hanno la propria sede operativa ubicata all’interno del territorio dello Stato;
  • non si trovano in una situazione di difficoltà di cui all’art. 2, p.to 18, del Regolamento GBER (regolamento generale di esenzione per categoria);
  • l’aver effettuato degli investimenti in innovazione tecnologica nel settore dell’agricoltura per un importo compreso tra i 70.000 euro (il limite minimo degli investimenti è pari a 10.000 euro per quanto riguarda il settore della pesca) e i 500.000 euro;
  • non aver ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato all’interno di un conto bloccato, gli aiuti che sono considerati illegali oppure incompatibili da parte della Commissione Europea (CE).

Innovazione in agricoltura: ecco quali sono i beni agevolabili

L’art. 5 del bando, invece, prevede che sono ritenuti agevolabili le spese che vengono sostenute per quanto riguarda l’acquisto di:

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
    • la presenza o la compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente;
    • la presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di:
      • trasmettere dati in uscita;
      • telemanutenzione;
      • telediagnosi;
      • controllo in remoto;
      • monitoraggio continuo;
    • la presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica;
    • la presenza di un sistema di:
      • telemanutenzione;
      • telediagnosi;
      • controllo in remoto;
    • la presenza di soluzioni proprietarie per:
      • controllo a rateo variabile;
      • controllo sezioni;
      • strategie di guida parallela;
    • la presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione;
  • macchine a zero emissioni e macchine destinate ad attività agricole o zootecniche;
  • macchine per la zootecnia che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
    • la presenza di un sistema di interconnessione leggera;
    • la presenza di un sistema di monitoraggio continuo;
  • trattrici agricole che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
    • la presenza di un sistema ISOBUS o equivalente;
    • la presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS;
    • la presenza di un sistema di monitoraggio continuo;
  • investimenti per la pesca e l’acquacoltura.

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Come fare domanda?

L’art. 7 del decreto in oggetto, infine, definisce quelle che sono le modalità al fine della presentazione della domanda per ricevere il contributo a fondo perduto previsto legato al Fondo per l’innovazione in agricoltura.

Nello specifico, le imprese, che possiedono i requisiti necessari e che acquistano i beni che abbiamo elencato durante il corso dei precedenti paragrafi, devono utilizzare gli appositi moduli che vengono messi a disposizione sul sito web dell’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare).

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