Superbonus e bonus edilizi, si sblocca e riparte la cessione dei crediti alle Regioni, a iniziare dalla Basilicata che ha appena approvato una legge che consente di riaprire le porte alla vendita dei bonus edilizi, e in Puglia che sta approvando una norma simile. La conferma arriva direttamente dal governatore della Basilicata, Vito Bardi, che ha inviato una lettera al ministero dell’Economia e delle Finanze per eventuali osservazioni sulla norma in arrivo.

Quello della cessione dei crediti agli enti locali era un progetto cavalcato nei primissimi mesi del 2023. A gennaio e febbraio si erano fatti avanti, nell’ordine, la Provincia di Treviso e le Regioni Sardegna, Veneto, Piemonte, la stessa Basilicata e, più timidamente, il Lazio e l’Umbria. Secondo alcune stime, i lavori in superbonus in Basilicata dovrebbero aggirarsi intorno al miliardo di euro, con 200 milioni di euro di crediti d’imposta rimasti incagliati.

Superbonus, si sblocca e riparte la cessione crediti alle Regioni: la Basilicata adotta la legge sui bonus edilizi

Verso lo sblocco la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura del superbonus nella Regione Basilicata. La conferma arriva direttamente dal governatore della Regione, Vito Bardi, che ha presentato richiesta di parere al ministero dell’Economia e delle Finanze in merito alla norma regionale che consentirebbe di cedere i crediti d’imposta a società di diritto privato, aggirando quindi il divieto posto dal decreto legge numero 11 del 17 febbraio 2023, poi convertito nella legge numero 38 dell’11 aprile scorso.

Secondo quanto risulta a questa redazione, il ministero dell’Economia e delle Finanze non avrebbe sollevato obiezioni in merito alla possibilità di aggirare il divieto posto dal decreto di blocco dei crediti d’imposta, mediante cessione a società che potrebbero essere, tra le altre, l’Acquedotto Lucano e l’Ente pubblico per le case popolari (Ater).

Superbonus riparte cessione crediti, la conferma del governatore Vito Bardi

La conferma della possibilità di coinvolgere gli enti per l’acquisto dei crediti del superbonus (che, successivamente, sarebbero utilizzati in compensazione con il modello F24 realizzando un risparmio di imposte), è arrivata direttamente dal governatore Vito Bardi, il quale ha commentato: “La lettera del Mef in merito alla norma regionale per sbloccare i crediti edilizi premia il lavoro del capogruppo di FdI, Tommaso Coviello (quale proponente della legge n. 20/2023), delle commissioni consiliari e del consiglio regionale”.

In tal senso, quindi, il ministero di via XX Settembre non avrebbe posto obiezioni di carattere costituzionale. “Per il Mef non vi sono osservazioni di carattere costituzionale – conclude il governatore della Basilicata – data la coerenza della norma regionale con il quadro legislativo nazionale di recente approvazione e quindi la legge lucana sulla cessione dei crediti potrà dare una risposta in tempi immediati alle imprese e ai cittadini del nostro territorio”. La legge della Regione Basilicata è quindi costituzionale e questa è una “buona notizia per le famiglie e le imprese”.

Crediti superbonus, ecco le nuove cessioni

Il parere richiesto al ministero dell’Economia è una prassi che la Regione Basilicata aveva già messo in pratica a inizio dell’anno, quando fece richiesta su come muoversi per acquistare – a livello istituzionale – i crediti rimasti incagliati.

Tuttavia, in quella occasione, mentre varie regioni si stavano muovendo nella stessa direzione (con la Sardegna davanti davanti a tutte avendo inserito l’acquisto dei bonus nella legge Finanziaria), arrivò il decreto 11 di metà febbraio che bloccò tutta l’iter procedurale delle regioni, oltre a fissare un nuovo sbarramento a famiglie e imprese nella vendita dei crediti.

Bonus edilizi, sconti e cessione da comunicare entro il 30 novembre 2023

Anche in quella occasione, nella Basilicata si contavano circa 200 milioni di euro di crediti rimasti bloccati, con un plafond regionale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 milioni di euro, la cifra che dovrebbe essere assorbita dagli acquisti delle aziende di diritto privato in capo agli enti locali.

Fatta la legge, insomma, adesso bisognerà correre con le cessioni in vista delle scadenze di fine anno, prima tra tutte quella della comunicane in remissione in bonis del 30 novembre 2023. Si attendono aggiornamenti anche in Puglia dove la Regione starebbe per varare una legge del tutto simile a quella lucana.