Superbonus, ancora 140 giorni per terminare i lavori e sfruttare ancora il massimo dell’agevolazione fiscale del 110%: tuttavia, le difficoltà che stanno incontrando imprese e contribuente suggerirebbe una proroga che, l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) individua al prossimo anno.

Arrivato lo slittamento della scadenza del bonus 110% alle villette e le unità abitative unifamiliari, si attende anche quello dei condomini per i lavori sulle parti comuni e per gli interventi trainati delle singole unità immobiliari. Ad oggi, entrambe le tipologie di immobili avranno scadenza per concludere i lavori al 31 dicembre 2023: nel caso di nuove spese sostenute nel prossimo anno, il beneficio fiscale scenderà al 70 per cento, dopo la caduta al 90 per cento dei lavori cominciati quest’anno.

Superbonus, ecco perché servirebbe la proroga nel 2024 del 110%

A quattro mesi e mezzo dalla scadenza del superbonus con beneficio del 110%, c’è tanto da fare per chiudere i cantieri. Nonostante la proroga operata dal decreto legge “Omnibus” del bonus 110% sui lavori alle villette e alle unità abitative unifamiliari, rimangono dubbi sulla conclusione degli interventi entro la fine del 2023, soprattutto per quanto concerne i condomini e le singole unità abitative che già avevano ottenuto la proroga per tutto l’anno sui vecchi lavori.

Le preoccupazioni per la fine degli interventi a fine anno riguardano, in particolare, la conclusione dei cantieri in un anno contrassegnato da difficoltà di vario tipo. Ad esempio, le imprese – pur avendo un portafoglio attivo di interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazioni – subiscono le conseguenze della mancanza di liquidità, a sua volta causata dalla chiusura dei rubinetti delle banche e degli istituti finanziari nell’acquisto dei crediti d’imposta e dall’aver concesso sconti in fattura ai condomini che, adesso, non riescono a far rientrare nella circolazione monetaria.

Superbonus proroga 2024 del 110%: le nuove spese del prossimo anno al 70%

Per questi motivi, l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) ha proposto, a più riprese e al verificarsi di varie situazioni di difficoltà, la proroga della scadenza. Ottenuta quella delle villette che avranno tre mesi in più di tempo per concludere i lavori (dal 30 settembre al 31 dicembre 2023, purché entro il 30 settembre 2022 era stato raggiunto il 30 per cento di stato di avanzamento dei lavori), adesso l’attenzione si sposta sui condomini, la cui percentuale media dei lavori è al 73,7 per cento di avanzamento.

Troppo pochi, con le difficoltà che stanno incontrando i cantieri e i committenti, i 140 giorni alla fine dell’anno che potrebbero non bastare per concludere gli interventi. A ciò si aggiunge che il superbonus sui condomini stia vivendo una seconda giovinezza: dai dati Enea, infatti, nel mese di luglio i contribuenti abbiano avviato 3.700 nuovi cantieri, per un valore di oltre 2 miliardi di euro. Probabilmente si tratta di committenti che avevano presentato la Cilas entro il 31 dicembre 2022 per applicare il 110% di beneficio ai lavori del 2023 e che – soprattutto – avevano già preso accordi con banche e istituti finanziari per la cessione del credito d’imposta, ad oggi opzione difficile da esercitare. Ma, anche in questo caso, basta un intoppo nella vendita del bonus per creare difficoltà di liquidità e bloccare il cantiere.

Bonus edilizi, come avviene la cessione di crediti e sconti con Poste Italiane da ottobre 2023

A tal proposito, è importante ricordare che dai primi giorni del prossimo mese di ottobre Poste Italiane riprenderà l’acquisizione dei crediti d’imposta, in particolare per i piccoli importi. Da quel momento, i contribuenti avranno meno di due mesi di tempo per arrivare alla cessione del credito anche in ritardo rispetto alla scadenza della comunicazione all’Agenzia delle entrate, che doveva avvenire entro il 31 marzo 2023.

La procedura da seguire è quella della remissione in bonis che consente il ritardo nel trasmettere la comunicazione pagando una sanzione di 250 euro per ogni bonus utilizzato nell’effettuare i lavori.