Brutta giornata per i generali russi: muore “per malattia” Gennadiy Zhidko, vice-ministro della difesa e generale in capo della “Operazione Militare Speciale” in Ucraina da maggio fino a ottobre; intanto, il generale Sergej Surovikin sarebbe stato arrestato e messo ai domiciliari. Questo ultimo, noto come il “generale Armaggeddon” per i suoi spietati bombardamenti missilistici contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, era noto per la sua vicinanza alla Wagner. Probabile ragione della sua difficile situazione.

Zhidko morto per malattia, Surovikin agli arresti: furono entrambi comandanti dell’Operazione Speciale in Ucraina

L’ex viceministro della difesa della Russia e capo di stato maggiore del gruppo delle forze armate russe in Siria, il colonnello generale eroe della Russia Gennadiy Zhidko è morto a Mosca all’età di 58 anni dopo una lunga malattia

Così recita il comunicato firmato dal governatore della regione di Khabarovsk, Mykhailo Degtyarev. Zhidko aveva partecipato all’organizzazione delle operazioni militari in Siria. Nel 2022, sostituì il generale Dvornikov come generale unico della “Operazione Militare Speciale in Ucraina”. La gestione di Zhidko fu forse la più sfortunata di tutto il conflitto: corrispose infatti all’esaurirsi delle capacità offensive dell’esercito russo dopo la sanguinosa battaglia di Severodonetsk, e soprattutto gli scottanti insuccessi subiti da Mosca a Kharkiv e Kherson in seguito alla prima controffensiva ucraina.

Non è chiaro se veramente Zhidko sia morto di malattia oppure per effetto di qualche intrigo politico. A differenza di Surovikin, Zhidko non era noto per grossi attriti con il governo centrale. Ma è anche vero che la sua “lunga malattia” non era certo un fatto noto ai media.

Arrestato Surovikin: sarebbe ai domiciliari. Medvedev: “Noi pronti a contrastare la tecnologia occidentale”

Surovikin sostituì Zhidko come comandante supremo delle forze russe in Ucraina. La sua gestione pragmatica e brutale del conflitto gli valse l’appellativo di “generale Armaggheddon”. Tra gli episodi di spicco, c’è il suo ritiro delle truppe russe da Kherson (“città impossibile da rifornire“, secondo il generale stesso) e i selvaggi bombardamenti alla rete elettrica ucraina.

Il generale era noto come amico intimo di Prigozhin, e questa potrebbe essere la ragione del suo arresto. Durante la rivolta della Wagner, Prigozhin pubblicò un video in cui esortava il leader dei mercenari a “fermarsi“. Tuttavia, sembra che fosse informato del tentativo di golpe e abbia cambiato idea all’ultimo minuto. Ragione per cui fu messo in arresto, benché ufficialmente non risultasse così. Ora sembra che il giallo attorno al generale si sia disvelato: Surovikin sarebbe ai domiciliari. Secondo alcune fonti, il generale è autorizzato a ricevere ospiti, anche tra i suoi sottoposti, ma sarebbe sottoposto a una stretta sorveglianza.

Nel frattempo, il Vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha fatto delle dichiarazioni sulla capacità delle forze armate russe di contrastare la tecnologia occidentale. Egli ha sottolineato che le truppe russe hanno imparato a gestire efficacemente tale tecnologia, rendendo vani i tentativi di controffensiva ucraina.

Medvedev ha tuttavia avvertito che la tecnologia occidentale rimane una sfida significativa e che ci sono sia esempi di successo che di fallimento. Questi risultati vengono costantemente verificati sul campo durante le ostilità. Questa dichiarazione suggerisce che, nonostante i progressi delle forze armate russe, la tecnologia occidentale continua a giocare un ruolo importante nel conflitto in corso. L’artiglieria occidentale infatti mostra una notevole superiorità di precisione, consentendo a Kiev di contrastare la superiorità numerica delle bocche di fuoco russe. Anche i veicoli d’assalto – come i Bradley per i trasporto di fanteria e i carri armati Leopard – sembrano dimostrare una maggio resilienza quando vengono danneggiati.