La Cina, seconda economia mondiale, sta facendo i conti con una crescita più lenta del previsto: secondo gli ultimi dati ufficiali, la produzione industriale ha subito un rallentamento a luglio, registrando un modesto aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente, rispetto al 4,4% del mese precedente. Questo rallentamento ha suscitato preoccupazioni poiché minaccia il traguardo del 5% stabilito dal governo di Pechino per il 2023.
Economia Cina, il rallentamento della crescita mette a rischio i giovani: “Nascosti i dati sui disoccupati”
Sebbene in Occidente una crescita dell’1% venga considerata positiva, in Cina il calo al di sotto del 5% mette a rischio la stabilità economica e l’occupazione, specialmente per i giovani che cercano un posto nel mercato del lavoro. Il presidente americano Biden ha descritto questa situazione come “una bomba a orologeria“.
Le cifre allarmanti si affiancano a un aumento della disoccupazione giovanile, che ha raggiunto il 21,3% a giugno. Questo scenario ha spinto il presidente Xi Jinping a consigliare ai giovani neolaureati di accettare “occupazioni manuali” al di fuori della loro preparazione.
I dati negativi emergono mentre i mercati osservano attentamente il settore immobiliare, tradizionalmente una parte significativa dell’economia cinese. L’attività immobiliare è stata influenzata da promotori indebitati e dalla diminuzione della fiducia dei consumatori. Inoltre, il rallentamento dell’economia globale ha colpito la domanda di beni cinesi.
Per stimolare la crescita, la People’s Bank of China ha abbassato i tassi di interesse, incoraggiando le banche a erogare prestiti più convenienti. Tuttavia, le sfide persistenti pongono dubbi sulla capacità della Cina di raggiungere gli obiettivi di crescita desiderati.
Il governo cinese, di fronte a questa situazione, ammette che la ripresa economica post-Covid è “tortuosa”. Tuttavia, difende la propria posizione, dichiarando che le critiche provenienti dall’Occidente verranno “smentite“. Il portavoce del ministro degli Esteri, Wang Wenbin, afferma che le sfide economiche sono state enfatizzate in modo eccessivo, trasformando i problemi economici in una questione politica.
La recente tensione riguardante Taiwan indica che il governo cinese potrebbe essere motivato anche da considerazioni politiche, con l’obiettivo di mostrare determinazione e difendere l’unità del paese.
Tuttavia, l’istituto di statistica cinese ha annunciato la sospensione della pubblicazione dei dati sulla disoccupazione giovanile. Molti sostengono che il governo stia tentando nascondere le debolezze dell’economia. Gli esperti suggeriscono che questa mossa potrebbe essere finalizzata a preservare l’immagine di una Cina attraente per gli investitori internazionali e a evitare instabilità politica interna.