Esiste un rimedio molto comodo per i lavoratori che presto possono andare in pensione, ma che sono un po’ indietro con la contribuzione: il riscatto anticipato dei contributi INPS.

Su domanda dell’interessato, i contributi possono essere riscattati. Per farlo, però, in alcuni casi, è necessario pagare un determinato importo. Spieghiamo come richiedere il riscatto anticipato dei contributi, come funziona e quali sono i costi. Infine, rispondiamo ad una domanda molto comune: quando conviene richiedere il riscatto anticipato dei contributi?

Riscatto anticipato dei contributi INPS, ecco a cosa serve

Quando ci si trova alle soglie per andare in pensione, scoprire di non avere abbastanza contributi, può lasciare con l’amaro in bocca. Ma c’è una soluzione: è possibile richiedere il riscatto dei contributi. Si tratta di un’ottima soluzione per recuperare i periodi privi di contribuzione.

Utilizzando questo servizio, i contributi riscattati vengono considerati come se fossero stati versati e sono utili per conseguire le prestazioni previdenziali e pensionistiche.

In linea di massima, il riscatto anticipato dei contributi viene richiesto per gli anni spesi al conseguimento della laurea. Il riscatto della laurea è il caso più frequente, ma ci sono anche ben altri casi:

  • I periodi di lavoro non coperti da contribuzione;
  • L’aspettativa per gravi motivi di famiglia;
  • I periodi di lavoro compiuti all’estero;
  • I periodi di lavoro per contributi omessi o prescritti;
  • Il servizio civile successivo al 1° gennaio 2009;
  • I periodi di assenza facoltativa per maternità al di fuori del rapporto di lavoro.

Ci sono anche altri contributi che è possibile riscattare, ma solo se successivi al 31 dicembre 1996:

  • Per sospensione o interruzione del rapporto di lavoro, con diritto alla conservazione del posto, per un massimo di tre anni;
  • Intervalli tra lavori discontinui, stagionali oppure temporanei;
  • Periodi di lavoro part-time, per i quali non risulti attività lavorativa svolta;
  • Formazione, studio, ricerca o inserimento, qualora i periodi siano risultati utili all’acquisizione di titoli, attestati o competenze professionali.

Come fare domanda all’INPS e quanto costa

Per ottenere il riscatto della laurea, per uno o più casi elencati poc’anzi, occorre presentare domanda all’Inps. In che modo? Le domande possono essere presentate telematicamente, personalmente oppure tramite Enti di Patronato e si deve pagare l’onere di riscatto.

Quanto costa il riscatto dei contributi? Il costo si calcola con il metodo della riserva matematica se il periodo da recuperare non va oltre il 31 dicembre del 1995. In alternativa, si utilizza il sistema percentuale, ma per i contributi rimanenti e per tutti coloro che utilizzano l’opzione contributiva oppure il computo presso la gestione separata dell’Inps.

Come si pagano? Per effettuare il pagamento, bisogna collegarsi sul sito dell’Inps, al servizio “Riscatti, Ricongiunzioni e Rendite”. L’importo può essere pagato in un’unica soluzione, entro 60 giorni dalla ricezione della pratica. Ma si può anche optare per il pagamento a rate, solo quando i contributi da riscattare non devono essere utilizzati nell’immediato per andare in pensione.

Quando conviene il riscatto anticipato dei contributi

La risposta è relativa, in base alle diverse condizioni e situazioni. Ci sono casi in cui conviene riscattare i contributi, altri, invece, molto meno. Come abbiamo detto, si deve pagare un determinato importo, molto oneroso.

Pertanto, conviene il riscatto, per esempio, quando si sta per raggiungere l’età pensionabile e non si possiedono neppure 20 anni di contribuzione. Oppure, conviene riscattare i contributi quando si vorrebbe anticipare la pensione di qualche anno. Per esempio, se laureati, potrebbe essere un’ottima soluzione chiedere il riscatto della laurea.

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