I vigili del fuoco stanno lavorando ininterrottamente a Tenerife, nelle Isole Canarie, per spegnere un violento incendio che circonda il vulcano del Monte Teide, mentre le autorità spagnole hanno già ordinato le evacuazioni per i centri abitati minacciati dalle fiamme.
Lo scoppio del rogo e la sua propagazione sono stati facilitati dall’ondata di caldo intenso che ha investito le Canarie nel corso della scorsa settimana. Le temperature molto elevate hanno causato un inaridimento del terreno, lasciando delle aree molto asciutte. Il risultato, come hanno avvertito i servizi di emergenza, è un ambiente molto fertile per la creazione di incendi come quello che ora sta sferzando Tenerife.
Le fiamme stanno lambendo 4 villaggi, il ché ha reso necessario l’evacuazione degli abitanti. Le autorità, nel frattempo, manifestano le loro difficoltà a tenere sotto controllo il rogo: «Questo incendio ha un enorme potenziale, abbiamo chiesto mezzi aggiuntivi», ha detto alla radio locale Rosa Davila, Presidente del Consiglio di Tenerife.
Incendio a Tenerife, evacuazioni in 4 villaggi. La Presidente Davila: “Il rogo colpisce soprattutto il parco nazionale”
Dopo il tremendo incendio alle Hawaii, ora anche Tenerife brucia. Come spiega la Presidente Davila ad un programma radiofonico locale, l’incendio è partito dall’area boschiva del parco naturale che circonda il vulcano Teide, concentrandosi in ripidi burroni e rendendo complesse le operazioni di spegnimento tempestivo. «Colpisce principalmente il CoronaForestal (parco nazionale), ci sono molti pini e boschi. È una zona ripida e gli aerei sono necessari», ha precisato Davila.
Ora, le fiamme, non ancora sedate, si stanno pericolosamente avvicinando ai centri abitati, rendendo necessaria l’evacuazione dei villaggi di Arrate, Chivisaya, Media Montaña e Ajafona.
L’incendio è attivo da martedì e, nella mattinata di oggi, aveva già raso al suolo circa 130 ettari del parco naturale del Monte Teide, la vetta più alta della Spagna. La sterpaglia secca del bosco, causata dalle alte temperature, sta rendendo ancora più facile il propagarsi del fuoco.