Sono ore di apprensione per la famiglia del ragazzo veneto di 24 anni scomparso nel fiume Sarca, a Trento, dopo essersi tuffato con gli amici. Da ieri, 15 agosto, i sommozzatori dei vigili del fuoco lo stanno cercando senza sosta, insieme a carabinieri e polizia. Al momento, però, senza successo. A Como e a Bolsena sono ripartite, intanto, le ricerche della bambina di 11 anni e del ragazzo di 20 dispersi in acqua.

Ragazzo scomparso nel fiume Sarca: si era tuffato con gli amici, non è riemerso

Si era tuffato con gli amici in un punto particolarmente pericoloso del fiume Sarca, a circa 200 metri dalla centrale di Fies, in provincia di Trento, il ragazzo di 24 anni disperso in acqua da ieri. Si chiama M.B. ed è originario di Bovolone, in provincia di Verona. I sommozzatori dei vigili del fuoco lo stanno cercando, insieme a carabinieri e polizia, anche con l’uso di elicotteri e droni. Al momento senza successo.

A dare l’allarme, dopo averlo visto scomparire nel fiume, erano stati gli amici arrivati con lui in Trentino Alto Adige per festeggiare il Ferragosto. Insieme si erano trovati un posticino in spiaggia, alla ricerca di relax e tranquillità. Poi la tragedia. Del 24enne non si hanno tracce dalle 15.30 circa di ieri pomeriggio, 15 agosto.

A Bolsena sono ripartite le ricerche del 20enne tuffatosi nel lago

A Bolsena proseguono serrate le ricerche del ragazzo di origine africana che sempre ieri si era tuffato in acqua da un pedalò e non era più riemerso, nei pressi di Capodimonte, in provincia di Viterbo. A chiamare i soccorsi erano state le persone che erano con lui che, non vedendolo tornare in superficie, si erano preoccupate, chiamando il 112.

Dopo essere arrivati sul posto, i vigili del fuoco avevano avviato le operazioni. Per tutta la giornata di Ferragosto si sono affaccendati in acqua per ispezionare i punti ricoperti dalla vegetazione, scandagliando il fondo del lago. La speranza è che sia riuscito, in qualche modo, a raggiungere la riva. E che adesso sia salvo. Ma la preoccupazione è molta e cresce con il passare delle ore.

Paura anche per la ragazzina di 11 anni dispersa nel lago di Como

Cresce la paura anche nel caso della ragazzina di 11 anni dispersa da ieri nelle acque del lago di Como nei pressi di Mandello del Lario, in provincia di Lecco. Stando a quanto ricostruito finora, la bambina stava facendo il bagno in una zona particolarmente melmosa dell’acqua, a pochi metri dalla riva, nelle vicinanze della foce del torrente Meta, in compagnia di due sorelle e un’amica, quando, attorno alle 16, forse a causa di una corrente, sarebbero sprofondate.

Nessuna di loro sapeva nuotare. Un ragazzo che stava facendo il bagno poco lontano aveva provato a soccorrerle, portando in salvo le due ragazzine più grandi. La terza era stata tirata fuori dall’acqua da altri bagnanti intervenuti dopo essersi accorti del momento di difficoltà. La quarta, la più piccola, a quel punto era già scomparsa in acqua.

Sarebbe stato il fratello ad allertare i soccorsi. Una volta arrivati sul luogo dell’incidente, i sommozzatori – di Lombardia, Liguria e Piemonte – avrebbero immediatamente iniziato a scandagliare le acque, transennando la spiaggia in modo che non vi fossero interferenze dall’esterno. Dopo ore di ricerche, di lei non ci sono ancora tracce. Le operazioni riprenderanno oggi, 16 agosto, anche con l’aiuto di un idroambulanza della Croce Rossa Italiana e di un elicottero, che sorvolerà la costa.

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