Giornata tesa per Kiev dopo che il quotidiano norvegese “VG” ha riportato le parole del direttore dell’Ufficio del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, Stian Jenssen. Questi ha infatti paventato l’ipotesi di aprire le porte della Nato all’Ucraina a patto che ceda parte dei propri territori alla Russia.

Polemiche dopo che viene paventato l’ingresso nella Nato dell’Ucraina a patto che questa ceda territori alla Russia: “È ridicolo”

È semplicemente ridicolo. Sarebbe come scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, incoraggiare un criminale, preservare un regime, distruggere il diritto internazionale e lasciare la guerra come eredità ai giovani.

Ha risposto così il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, che ha aggiunto:

I tentativi di preservare l’ordine mondiale e stabilire una “cattiva pace” attraverso il trionfo di Putin non porterà la pace nel mondo, bensì disonore e guerra.

Poi la Nato corregge e si impegna per la pace

Qualche ora più tardi, un funzionario Nato ha buttato la palla in calcio d’angolo.

Continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario – ha detto all’emittente ucraina Suspilne – e ci impegniamo a raggiungere una pace giusta e duratura. La posizione dell’Alleanza è chiara e non è cambiata.

Nel frattempo, l’India apre alla Russia ma esclude Kiev dal prossimo G20

Ma, a contribuire alla strana giornata di Kiev, è arrivata un’altra notizia. Russia sì, Ucraina no: l’India ha infatti deciso così per il G20 previsto il mese prossimo a Nuova Delhi, negando appunto l’invito a Zelensky. È proprio il Paese ospitante a decidere i partecipanti tra i non membri. L’Ucraina aveva già preso parte al G20 dello scorso anno, in Indonesia, e al G7 di quest’anno in Giappone.

I non membri invitati sono Bangladesh, Egitto, Emirati Arabi, Mauritius, Paesi Bassi, Nigeria, Oman e Singapore. Oltre alla Spagna, invitato permanente.

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