Sono in arrivo aumenti degli stipendi dei lavoratori dipendenti per 2024 dovuti alle nuove disposizioni della legge delega di riforma fiscale e alla possibile conferma degli sconti contributivi del taglio del cuneo fiscale. Entrambe le misure, che consentirebbero anche un riordino delle aliquote fiscali Irpef, farebbero aumentare il netto in busta paga degli stipendi dei lavoratori dipendenti anche di qualche centinaia di euro.
Molto dipenderà dagli aggiornamenti che il governo di Giorgia Meloni farà a settembre al Documento di economia e finanza (Nadef). Da questo passaggio si sapranno, all’incirca, quali sono le risorse e per cosa saranno investite nella legge di Bilancio 2024. Nel frattempo, entro la fine dell’anno, il governo dovrà decidere anche se prorogare il taglio del cuneo fiscale che, per le buste paga degli stipendi da luglio a dicembre 2023, è stato incrementato di quattro punti percentuali, passando a tagli contributivi del 6% e del 7%.
Aumenti stipendi dipendenti 2024 tra riforma fiscale e sconti contributivi: di quanto?
Potrebbero arrivare aumenti degli stipendi dei lavoratori dipendenti nel prossimo anno con la riforma fiscale e la conferma del taglio del cuneo fiscale. Per il Fisco, il governo ha due anni di tempo per adottare i decreti attuativi della legge delega approvata due settimane fa. All’interno di questa legge, è prevista la revisione delle aliquote Irpef che dovranno passare dalle attuali quattro – 23%, 25%, 35% e 43% – a tre. Nelle intenzioni del governo dovrebbe esserci l’accorpamento delle prime due aliquote per redditi fino a 25.000 euro di retribuzione annua (la seconda fascia attuale ha come tetto 28.000 euro). Alcune simulazioni confermerebbero che chi ricade in questa ampia fascia avrebbe un risparmio all’anno fino a 200 euro.
Ulteriori tagli delle imposte potrebbe arrivare dalle condizioni economiche e sociali delle famiglie contribuenti. A tal proposito, le famiglie con componenti disabili, oppure l’avere in proprietà o in affitto la casa principale o, ancora, l’adozione di lavori di miglioramento energetico potrebbero tradursi in tagli di imposte in busta paga e in aumenti degli stipendi netti. Anche per queste misure occorrerà l’adozione dei decreti attuativi.
Taglio del cuneo fiscale, gli sconti contributivi saranno prorogati nel 2024?
La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) dovrebbe dare delle indicazioni sulle risorse che il governo stanzierà nella legge di Bilancio 2024 e, in particolare, sulla conferma o meno del taglio del cuneo fiscale, almeno per la maggior parte dei contribuenti (oggi, fino a 35.000 euro di euro all’anno lordi). La proroga integrale della misura costerebbe circa 9 miliardi di euro all’anno.
Ulteriori tagli di imposte sono previsti per quanto riguarda la tredicesima mensilità, per la quale l’aliquota fissa del 15% consentirebbe un risparmio di 80 euro rispetto alla tassazione applicata oggi, e la riduzione fiscale sui premi di produttività (al 5%) e dei fringe benefit (esentasse fino a 3.000 euro se si hanno figli).
Aumenti stipendi dipendenti 2024, elenco delle nuove spese deducibili
Tra le novità che dovrebbero trovare conferma nei decreti attuativi, rientrano le nuove spese da detrarre alla base imponibile. Si tratta di costi sostenuti dai lavoratori proprio per svolgere la propria attività lavorative, quali carburante e benzina, affitti di casa, biglietti per gli spostamenti e così via. Tutte queste spese, deducibili per i lavoratori autonomi e le partite Iva, dovrebbero rientrare nell’elenco delle nuove spese da portare in detrazione, andando a ridurre l’intero imponibile oppure da applicare al netto dei contributi. La seconda ipotesi sembrerebbe quella più probabile. Degli stessi sgravi potrebbero beneficiare anche i lavoratori in smart working.
La deduzione delle spese potrebbe inglobare anche le spese sostenute per le baby sitter e gli asili nido, per la quota non rimborsabile. Anche per queste spese è necessario attendere un decreto attuativo del governo che potrà essere emanato entro i prossimi due anni.