Dieci giorni fa ha ottenuto quello che il Nuovo Imaie, istituto per la tutela degli artisti, ha definito un verdetto storico. Una sentenza di tribunale in cui gli venivano riconosciuti i “diritti connessi“, relativi cioè alle registrazioni discografiche dei brani musicali da lui composti e usati nella trasmissione “La prova del cuoco“, su Rai 1. E oggi, sul sito dell’Agi, Beppe Vessicchio ha pubblicato un articolo per raccontare di un rapporto con l’emittente di Stato piuttosto faticoso. Si parte comunque dalla sentenza storica.
A dieci giorni dalla storica sentenza che l’ha visto vincitore contro la Rai, Beppe Vessicchio racconta mille traversie
[La sentenza] riafferma – scrive infatti il compositore e direttore d’orchestra noto al grande pubblico tra l’altro per le sue apparizioni al Festival di Sanremo – un principio fondamentale per tutto il settore e in particolare per i piccoli produttori musicali indipendenti: i proprietari delle registrazioni discografiche utilizzate nelle trasmissioni televisive hanno diritto a ricevere, unitamente agli artisti partecipanti alle registrazioni, l’equa remunerazione di legge anche se le registrazioni in questione risultassero utilizzate per la prima volta proprio nella specifica trasmissione, senza essere state in precedenza poste in commercio in modalità tradizionali.
L'”equo compenso”, spiega ancora Vessicchio, stava invece finendo nelle casse di Raicom (ex Rai Trade). Dovrà invece prendere la strada di casa del compositore, in seguito a una valutazione sugli incassi della Rai per il programma televisivo. Ma la strada è stata davvero lunga.
Il celebre compositore e direttore d’orchestra: “È stata lunga. Ho dovuto anche rinunciare alla co-conduzione di Sanremo 2019”
Per molti anni sono rimasto solo, insieme ai miei legali, a dover fronteggiare le tesi della RAI che negava addirittura che io fossi il proprietario delle registrazioni. Udienze su udienze, rinvii su rinvii; poi la lunga pausa del Covid che ha dilatato molto i tempi di giustizia. Un periodo che mi ha portato non pochi dispiaceri, in primis non poter più lavorare in trasmissioni Rai (a meno che non transitassi tramite società in appalto che realizzavano per Rai: che ipocrisia): per motivi di opportunità, infatti, l’emittente non stipula contratti con soggetti in contenzioso con l’azienda. E per tali ragioni ho dovuto addirittura rinunciare alla co-conduzione di Sanremo 2019 propostami da Baglioni al fianco di Virginia Raffaele e Claudio Bisio.
Oltre ai suoi avvocati, Vessicchio ha trovato come alleati l’Associazione Fonografici Italiani (Afi), Audiocoop, Getsound, Evolution e appunto il Nuovo Imaie. “Adesso mi sento meno solo”, dice.
Vorrei che questa sentenza inducesse la Rai a rispettare i diritti di quelle persone che hanno meno voce di me per fronteggiare entità così potenti; solo allora potrò dire che i miei sforzi saranno serviti a qualcosa. Solo in questo modo i miei colleghi, che ringrazio per i messaggi di solidarietà, potranno realmente beneficiare di questo verdetto maturato con fatica attraverso un contenzioso annoso e oneroso.
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