Napoli, il comunicato sulla vicenda Spalletti: “È una questione di principio. – Si arricchisce di altri dettagli la vicenda che riguarda Luciano Spalletti, il Napoli e la Nazionale Italiana di calcio. Dopo le dimissioni di Roberto Mancini, arrivate domenica 13 agosto, il prescelto per succedergli sulla panchina della Nazionale italiana è Luciano Spalletti. L’allenatore è però ancora sotto contratto con il Napoli, che adesso vuole trattare per liberarlo. Una situazione complessa, sulla quale però il Napoli ha deciso di prendere una posizione netta. La FIGC dovrebbe infatti pagare una penale per liberare Spalletti, come chiesto dal Napoli, ma la Federazione non ritiene di essere alla pari dei club e dunque non sarebbe intenzionata a pagarla. A proposito di ciò, si è esposto in prima persona Aurelio De Laurentiis sulla vicenda. Di seguito il comunicato ufficiale completo con le parole di De Laurentiis.

Napoli, comunicato sulla vicenda Spalletti-Nazionale: “È una questione di principio”

Un comunicato forte e d’impatto quello pubblicato dal Napoli sul proprio sito ufficiale e firmato “Aurelio De Laurentiis”, presidente del club partenopeo. La questione riguarda la penale che la FIGC dovrebbe pagare per permettere a Spalletti di liberarsi dal vincolo contrattuale con il Napoli e firmare con la nazionale italiana. A prendere posizione è stato Aurelio De Laurentiis, che con un comunicato abbastanza mirato e senza mezzi termini, ha voluto fare chiarezza sull’accaduto. Questo il testo del comunicato a proposito della vicenda che riguarda Luciano Spalletti e la nazionale italiana dopo le dimissioni di Mancini.

Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media, svolte da autorevoli commentatori e operatori della comunicazione, ritengo sia necessario fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale italiana di calcio.

Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava.Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo.Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro.Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno.Per quanto riguarda la Federazione, osservando la vicenda in discussione, ciò che mi appare più sorprendente è che si arrivi a poche settimane da due gare molto importanti della Nazionale, subendo le dimissioni dell’allenatore Roberto Mancini. A questo proposito sono due le principali considerazioni da fare: non si sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori inducendoli alle dimissioni; mancano strumenti giuridici idonei a trattenere gli stessi determinando il rispetto dei contratti sottoscritti anche attraverso la previsione di specifiche penali.E se la scelta cade giustamente su Spalletti, grande allenatore con 25 anni di esperienza ad alto livello, che ha espresso il calcio migliore d’Europa nell’ultima stagione, offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente.Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di “vil denaro”, bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Calcio Napoli, ma l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato.Ma fino a quando si consentirà che la “regola” sia la “deroga” il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi “Spalletti” come continueranno a esprimersi “autorevoli” commentatori che non conoscono come vada gestita in modo sano un’impresa.Aurelio De Laurentiis

Un comunicato dunque che non lascia interpretazioni, con il Napoli che non indietreggia e vuole la penale prevista nel contratto per liberare Luciano Spalletti. L’allenatore italiano, infatti, per dimettersi al club partenopeo, ha accettato di dover inserire una clausola nel contratto che consiste nel non sedere su una panchina di squadre italiane o della nazionale in questa stagione. Non è dello stesso parere la FIGC, che non ritiene di essere alla pari con i club.

Prossimo ct nazionale: Spalletti favorito

Sono tanti i nomi fatti negli ultimi giorni sul prossimo commissario tecnico della nazionale italiana. Il favorito è oggi Luciano Spalletti, che pare abbia già detto sì alla FIGC ma deve risolvere dunque la questione già descritta con il Napoli. Per questo motivo i contatti tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e il presidente del Napoli sono costanti, alla ricerca di una soluzione, anche se De Laurentiis ha preso una netta posizione con il comunicato. Indizi che portano a pensare che Luciano Spalletti possa sì essere il prossimo commissario tecnico della nazionale, ma bisognerà prima trovare un accordo con il club partenopeo. Sullo sfondo, attende Antonio Conte, altro nome valutato per la panchina dell’Italia, che pare abbia anche rifiutato 25 milioni di euro dall’Arabia Saudita. Per il CT si tratterebbe di un ritorno, dopo l’esperienza terminata nel 2016.

Una situazione che comunque dovrebbe risolversi nel giro di pochissimi giorni, con la FIGC che sta facendo di tutto per trovare il nuovo commissario tecnico che succederà a Roberto Mancini a partire dai prossimi impegni stagionali.