Gravina in Puglia, situata a due passi dalla vicina (28km) e ben più conosciuta Matera, già Capitale della Cultura 2019, è un comune di origini antiche di circa 40mila abitanti. Abitata fin dal Paleolitico, i resti più consistenti si fanno risalire al Neolitico. Gli insediamenti più antichi sono stati individuati principalmente nella contrada di Botromagno, nome di una collina dove si è sviluppato l’antico abitato, dove si rilevavano i primi insediamenti distrutti nel V secolo. Motivo per cui la popolazione si sposta nelle grotte preesistenti e nelle abitazioni accanto. Influenzata prima dai Greci, successivamente dai Romani, dominata dai Longobardi, nel 1006, periodo in cui fu fatta costruire la cattedrale, tra Piaggio e Fondovico. Nel 1267 diviene feudo degli Angioini, conobbe il Cristianesimo, mentre due secoli dopo con la famiglia Orsini la città diviene ducato.

Gravina in Puglia: Papa Benedetto XIII, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e la verdeca. Tre buoni motivi per ricordarla

I trascorsi storici, datati e travagliati, sono ben visibili nel percorrere la città. Monumenti, piazze, biblioteche e innumerevoli chiese, raccontano non solo i pregressi storici di Gravina, ma anche l’importanza che la religione cattolica ricopre per il centro. Gravina in Puglia è conosciuta come la città che ha dato i natali a Papa Benedetto XIII, perché ha sede il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, per produrre vino, soprattutto bianco di qualità come la verdeca, e il Pallone un formaggio tipico.

La candidatura a Capitale della Cultura 2027, un’occasione per tornare a brillare di luce propria

A due passi dalla più conosciuta Altamura, famosa per il pane, e a 40km circa dal capoluogo della Puglia, Bari, Gravina viene da sempre ‘tenuta nascosta’, non c’è mai stato un evento, o un motivo per cui i turisti scegliessero di visitarla, a parte la suddetta, importante, vicinanza geografica. La candidatura a Capitale della Cultura 2027 fa presagire l’inizio di un nuovo splendore, per una realtà che è riuscita a vivere di luce propria fintanto che le è stato possibile, e che tanto può offrire di se ai turisti. Rispetto ad Altamura, e Bari, infatti vanta molti più anni di storia. Basta visitare la Biblioteca Finya per intuirlo, luogo di formazione culturale e teologica, oppure il Ponte della Gravina.

Gravina in alcuni recenti film, quali?

A Gravina in Puglia sono stati girati diversi film, tra i più recenti Pinocchio di Matteo Garrone, Tolo Tolo di Checco Zalone, L’ultimo Paradiso su Netflix con Riccardo Scamarcio, e altri.

Le attività principali

Città a vocazione agricola, il grano e il vino, come dal nome Gravina, sono i prodotti principali. L’edilizia, e di recente, il turismo sono le altre attività economiche più fruttuose per i cittadini. Queste sono soltanto alcune delle informazioni principali, Gravina è molto di più.