Superbonus sisma e super eco bonus, le novità in arrivo nel 2024 e nel 2025 riguardano essenzialmente l’applicazione dell’agevolazione più vantaggiosa fino al 2023 rispetto al bonus ordinario. Si tratta di un confronto di percentuali sulle agevolazioni fiscali che, in alcuni casi, avvantaggiano i bonus ordinari dal momento che il superbonus è in caduta. Il tutto deriva da una lettura delle norme che porterebbe a scegliere il superbonus il quale, nel frattempo, diventerebbe meno conveniente del bonus ordinario.

Il problema sussiste per le agevolazioni edilizie relative ai lavori per la riduzione del rischio sismico. Per il super ecobonus, invece, la questione della percentuale del superbonus è meno sentita, anche perché quest’ultima agevolazione rimane più elevata nonostante il taglio dei prossimi due anni.

Superbonus sisma e super eco bonus, ecco le novità in arrivo nel 2024

Superbonus sul rischio sismico meno conveniente dal prossimo anno del bonus ordinario. In particolare, per i nuovi lavori di messa in sicurezza sismica il superbonus scenderà dal 90% del 2023 al 70% del prossimo anno. La detrazione ordinaria potrebbe garantire, invece, l’80% di agevolazione, purché aumentino di due classi di sicurezza sismica le singole unità immobiliari e del 75% o 85% (rispettivamente per il miglioramento di una o due classi di rischio sismico) le parti comuni dei condomini.

Nella scelta del superbonus o del supersisma bonus ordinario per l’agevolazione dei lavori, interviene la circolare dell’Agenzia delle entrate numero 17/E di fine giugno scorso, la quale riprende l circolare numero 23/E del 2022, ribadendo che:

l’aliquota delle detrazioni spettanti [per gli interventi di cui ai citati commi da 1 bis a 1 septies dell’ articolo 16 del decreto legge n. 63 del 2013] è elevata al 110 per cento per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 (…)», si ricava che, se le spese per gli interventi antisismici sono sostenute, nel lasso temporale di vigenza del Superbonus, dai soggetti elencati nel comma 9 dell’articolo 119 e riguardano interventi realizzati su immobili ammessi a tale agevolazione, tali soggetti non possono scegliere di applicare le aliquote di detrazione previste nei predetti commi da 1 bis a 1 septies dell’articolo 16 del decreto legge n. 63 del 2013. Resta fermo, invece, che la disciplina “ordinaria” del sismabonus, di cui al citato articolo 16 del decreto legge numero 63 del 2013, si applica in tutti gli altri casi esclusi dal Superbonus. Si tratta, nello specifico, delle spese sostenute dai soggetti che esercitano attività di impresa, arti e professioni per interventi realizzati su “unità immobiliari” riconducibili ai cosiddetti “beni relativi all’impresa”.

Questa interpretazione non permette, dunque, al contribuente di poter scegliere tra superbonus e bonus ordinario quando si tratta di lavori per l’adeguamento sismico, almeno fino a tutto il 2024, scadenza fissata per questo bonus salvo variazioni nella prossima legge di Bilancio.

Superbonus sisma eco bonus, come cambiano le agevolazioni nel 2024?

Non vi sono particolari problemi per l’applicazione del superbonus quando la percentuale è quella del 110%. Il massimo dell’agevolazione continua a essere applicata per gli immobili dei territori colpiti da terremoti fino al 2025. Anche le unità che nel 2023 hanno visto scendere la percentuale dal 110% al 90% (ad esempio, le villette e le unità unifamiliari) hanno ancora un margine di convenienza del superbonus.

Tuttavia, la questione si porrà dal 1° gennaio prossimo, quando la percentuale del superbonus scenderà al 70% e i contribuenti dovranno continuare a scegliere questa agevolazione rispetto al bonus ordinario, divenuto nel frattempo più conveniente. Il paradosso si presenterà per gli interventi nei condomini, nelle Onlus, nelle case popolari (Iacp) e negli immobili con proprietari unici, come gli edifici da 2 a 4 unità. Senza variazioni, per i lavori di riduzione del rischio sismico, nel 2024 ci si dovrà accontentare del 70% di agevolazione, penalizzante rispetto al bonus ordinario per gli stessi interventi dal 75% all’85%. Ancora più penalizzante sarà la situazione nel 2025 quando il superbonus scenderà al 65%.

Eco bonus, come utilizzarlo dal 1° gennaio 2024

Il problema della scelta del bonus o superbonus non si pone per l’ecobonus. In primo luogo, perché il superbonus garantisce delle percentuali di agevolazione ancora più elevate rispetto al bonus ordinario che, nella versione delle ristrutturazioni, parte dal 50 per cento.

Il superbonus diventerebbe meno competitivo solo dell’ecobonus maggiorato al 70% o al 75% sulle parti comuni degli edifici (condomini). In questo caso, si tratterebbe di un confronto da farsi solo per i lavori che inizino nel prossimo anno in quanto l’agevolazione ordinaria è in scadenza alla fine del 2024. È cambiato nel 2024 il portale Enea dove fare le comunicazioni di fine lavori.