Dopo Silverstone questo weekend è in programma il GP d’Austria, secondo Gran Premio dopo la pausa che “ufficializza” la fine delle vacanze per i piloti.
Uno dei piloti più attesi, ma anche dei più in difficoltà, è certamente lo spagnolo Marc Marquez, in mezzo ad un vortice di mercato complice anche le brutte prestazioni Honda durante la sua assenza per infortuni.
La pausa è servita all’otto volte campione del mondo per riprendere in mano il suo fisico dopo gli infortuni, ma anche per schiarire le idee sul futuro.
Lo spagnolo ne ha parlato in una lunga intervista alla vigilia della settimana austriaca.
I prossimi obiettivi di Marquez
Marquez ha gettato le fondamenta per la seconda metà di stagione.
Ho potuto pensare e valutare, soprattutto quando sei sereno a casa puoi pensare a cosa è successo in questa prima parte di stagione, a cosa hai sbagliato o a quello che hai fatto bene. Una delle cose che cambieremo per la seconda parte è il modo di approcciarsi alle gare. Ovviamente ho iniziato l’anno, e non lo nego, con l’obiettivo di lottare per le vittorie e per il titolo mondiale, ma per un motivo o per l’altro non siamo pronti, e non posso affrontare la seconda parte della stagione pensando alla lotta per le prime posizioni. Ho avuto troppi infortuni, è stato impossibile entrare nel ritmo e avere fiducia. Quindi l’obiettivo per questa seconda parte di stagione è quello di essere magari meno esplosivi, ma con lo scopo di provare a continuare a far crescere il progetto, oltre a ritrovare fiducia in me stesso e il ritmo gara. È da Sepang 2022 che non finisco una gara lunga, anche se a Le Mans mi mancava solo un giro, ma è impossibile prendere un ritmo del genere. Sono umano, e anche se so di andare forte in moto, avere il passo gara è un’altra cosa
La consapevolezza delle difficoltà
Quando a Marquez è stato chiesto se potrà lottare per una vittoria il numero 93 ha così risposto.
In questo momento bisogna avere forza di volontà ed essere disposti a fare qualche sacrificio quest’estate ho cercato di divertirmi a fare flat track, che non facevo da tempo, e guidando una piccola motocicletta. Ho cercato metodi per sfruttare il tempo libero nel miglior modo possibile, e man mano che mi sentirò meglio in MotoGP sicuramente troverò più motivazioni per lottare per le vittorie. Non possiamo nascondere la realtà, e oggi non siamo preparati a lottare per essere tra i primi cinque. Magari potrebbe accadere su alcuni circuiti, come è successo con me a Le Mans o con Rins ad Austin, ma queste sono situazioni specifiche. Ho fatto bene a Portimao e a Le Mans, ma poi da nessun’altra parte. Lo stesso lo ha fatto Rins ad Austin, ma non per il resto della stagione. Bisogna essere realisti