La Legge antipirateria è entrata in vigore, dopo il via libera definitivo di Camera e al Senato. Il DDL contiene diverse misure per prevenire, reprimere e punire la diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore: in sostanza si punta a contrastare lo streaming illegale.

Una norma che viene considerata all’avanguardia, in quanto protegge e tutela i contenuti cinematografici, televisivi, editoriali, sportivi e musicali. La pirateria è da sempre un nemico duro da sconfiggere, sia per chi mette in rete contenuti tutelati dal diritto d’autore, sia per chi fruisce di tali contenuti.

Quali sono le novità introdotte dalla legge? Cosa prevede per i trasgressori?

La Legge antipirateria è in vigore: ecco cosa prevede

La Legge n. 93/2023, ribattezzata con il nome di Legge antipirateria o Legge anti-pezzotto, è entrata in vigore. Insieme al nuovo regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha lo scopo di limitare ed estirpare la visione illegale di contenuti audiovisivi tutelati dal diritto d’autore.

Il provvedimento è composto da 7 articoli e tra le principali novità c’è l’attribuzione all’Agcom del potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi in maniera illecita.

I siti potranno essere oscurati tempestivamente entro 30 minuti. L’Agcom può adottare anche provvedimenti cautelari, in tutti i casi in cui si verificano situazioni urgenti. In caso di particolari gravità, ovvero quando la violazione abbia come oggetto contenuti:

  • Trasmessi in diretta;
  • Prime visioni;
  • Audiovisivi;
  • Sportivi;
  • Eventi di interesse sociale.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni può ordinare ai prestatori di servizi e di servizi di accesso alla rete di disabilitare l’accesso a tali contenuti trasmessi in maniere illecita, oltre che abusiva.

In che modo vengono oscurati tempestivamente i siti-pirata? L’oscuramento avviene disabilitando l’accesso ai contenuti caricati e diffusi illegalmente, bloccando i nomi, domini e indirizzi Ip.

Sanzioni inasprite per chi trasmette in modo illegale

Le sanzioni per chi trasmette illegalmente e abusivamente contenuti tutelati da copyright vengono ulteriormente inasprite, rispetto al passato, sia economicamente che legalmente. Ma non solo per chi trasmette, ma anche per chi fruisce di tali contenuti.

Secondo la nuova legge, chi trasmette contenuti in streaming in modo illegale rischia dai sei mesi fino a tre anni di carcere, oltre che una multa da 2.582 euro o 15.493 euro. Gli utenti che fruiscono dei contenuti in streaming su siti-pirata rischiano di essere sanzionati con multe da 1032 euro fino a 5000 euro.

Legge antipirateria: ecco quali sono le altre misure previste

Oltre all’oscuramento dei siti entro 30 minuti e l’inasprimento delle sanzioni penali ed economiche, sono previste ulteriori misure per contrastare lo streaming illegale.

Di quali si tratta? Il Ministero della Cultura provvederà ad organizzare apposite campagne informative. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge antipirateria, verrà emanata una modifica al regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica. Il tutto per adeguarlo alle nuove normative in vigore.

Viene anche disposto l’aumento di dieci unità dell’organico dell’Agcom. Sempre per quanto riguarda l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l’organo deve convocare, entro 30 giorni, un tavolo tecnico con gli operatori per definire i requisiti tecnici e operativi per le disabilitazioni. Entro sei mesi, dovrà essere messa a punto una piattaforma tecnologica unica per eseguire tutti i provvedimenti.

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