Sono stati due i falsi allarme bomba che, sabato 12 agosto scorso, hanno costretto le autorità locali all’evacuazione della Tour Eiffel. Circostanza grave per la procura di Parigi, che attraverso l’agenzia di stampa France Presse ha annunciato la prossima apertura di un’inchiesta.
Aperta un’inchiesta dopo i falsi allarme bomba alla Tour Eiffel. Gli autori rischiano due anni di carcere
Una volta (e se…) individuati, i responsabili rischiano due anni di carcere e 30 mila euro di multa. L’inchiesta arriva come da prassi in casi come questo e le autorità parigine ne sono a quanto pare abituate. Oggetto delle chiamate a vuoto sono monumenti, ma anche altri luoghi sensibili.
Il primo allarme di sabato scorso è scattato dopo le 13, e ha messo subito in moto la (purtroppo o per fortuna) assai oliata macchina organizzativa che scende in campo in questi casi.
Sabato scorso evacuazione entro le 13.30 e monumento riaperto alle 15.30
In maniera composta, ma anche preoccupata, come normale che sia, turisti e clienti dei ristoranti in zona hanno abbandonato i tre piani della struttura e anche il piazzale. A quel punto sono entrati in scena agenti di polizia e artificieri.
Il monumento e tutte le aree nella zona sono stati completamente evacuati alle 13.30. Un paio d’ore di controlli, indagini, viaggi a vuoto e tuttavia necessari e, alle 15.30, la torre progettata da Gustave Eiffel e realizzata nel 1889 è stata riconsegnata alla città e ai turisti.
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