Continua il dibattito sulla situazione nelle carceri italiane, dopo le proposte lanciate dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e bocciate dall’opposizione. Oggi, 14 agosto, in un videomessaggio rivolto ai 189 istituti penitenziari, il guardasigilli ha dichiarato:
Ogni suicidio è una sconfitta per lo Stato, una sconfitta per la giustizia, una sconfitta e un dolore personali.
Carceri, il ministro della Giustizia Nordio torna a parlare dei suicidi e tra le proposte lancia l’idea di aumentare le telefonate
Nordio ha definito il suicidio “una consuetudine non solo nazionale”.
È una tragedia e dobbiamo fare di tutto per ridurla se non proprio eliminarla, vista la complessità e la imperscrutabilità della natura umana.
Opposizioni critiche sull’aumento degli istituti di pena
La deputata del Pd in commissione Giustizia alla Camera, Michela De Biase, critica la proposta delle nuove carceri nelle caserme:
A cosa servono se lo Stato non inizia a occuparsi delle condizioni di detenzione in Italia, investendo su personale, assistenza sanitaria, psicologica e inclusione? La visita del ministro Nordio al carcere di Torino e le dichiarazioni rilasciate sono deludenti perché ancora una volta mostrano un governo miope rispetto alla funzione rieducativa che dovrebbe svolgere il carcere.
Rincara la dose il vicepresidente di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi:
Sembra un’idea tirata fuori dal cilindro magico di agosto, sulla scia dei drammatici fatti di Torino. In realtà quella dell’uso delle caserme è una falsa soluzione, non fosse che per i tempi di realizzazione. Anche Nordio è vittima di una visione carcero-centrica delle pene e in questo modo non si risolverà il problema del sovraffollamento e della vivibilità all’interno degli istituti penitenziari. Solo la depenalizzazione e le pene alternative possono determinare una risposta realistica.
Nel corso del suo videosaluto-appello, Nordio ha poi lanciato un’altra proposta: l’aumento dei colloqui telefonici con i familiari per i detenuti.
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