La mamma di Mancini: “Non ha mai superato la morte di Vialli”. – Continua a tenere banco la questione relativa alle dimissioni di Roberto Mancini da commissario tecnico della nazionale italiana di calcio. Come un fulmine a ciel sereno, Mancini si è dimesso nella giornata di sabato 13 luglio. Una scelta inaspettata, che ha causato stupore e meraviglia in tutti. Meravigliata è anche la mamma dell’ormai ex ct, Marianna, che ha parlato a “QN-Quotidiano Nazionale”. La mamma del ct è rimasta infatti sorpresa e spiazzata dalla decisione del figlio. Di seguito le sue parole, mamma di Roberto Mancini, a proposito delle dimissioni del figlio arrivate il 13 agosto.

Mamma Mancini: “Non ha mai superato morte Vialli”

Dimissioni arrivate a sorpresa, con Roberto Mancini che nella giornata di sabato 13 agosto ha comunicato la propria scelta alla FIGC. Alla base della scelta, ci sarebbero delle divergenze con la Federazione dopo gli ultimi incontri. In particolare, si parla di delusione per il radicale cambiamento avvenuto nello staff tecnico con l’addio di Alberico Evani. Prende però quota sempre di più l’ipotesi che avrebbe visto Roberto Mancini dare le dimissioni per diventare nei prossimi giorni commissario tecnico dell’Arabia Saudita (QUI la situazione). Secondo il quotidiano saudita Al-Riyadi, Roberto Mancini starebbe adesso trattando per salire alla guida della nazionale dell’Arabia Saudita nei prossimi 3 anni, fino ai Mondiali del 2026. Un contratto ricchissimo, considerando che si parla di 20 milioni l’anno per tre anni, per un totale di circa 60 milioni.

A commentare la scelta di lasciare la nazionale italiana di calcio, è stata dunque la mamma di Roberto Mancini, Marianna, che ha parlato così.

“Sono rimasta sorpresa anche io. Noi con Roberto non parliamo mai del suo lavoro. È stato sempre così il nostro rapporto. Ci interessa solo che stia bene. Adesso sta in Francia in villeggiatura e ancora non l’ho sentito. Sicuramente più tardi ci parlerò e cercheremo anche noi di capire qualcosa di più. Roberto ha un cuore grande. Non ha mai veramente superato la morte di Gianluca Vialli. Era legatissimo a lui. Se è poi successo qualcosa che lo ha turbato? Non lo so, veramente. Al posto di Gianluca hanno deciso di mettere qualcun altro (Buffon, ndr), ma non mi ricordo neanche chi sia. L’hanno presa pochi giorni fa la decisione, se non sbaglio. Chiamerò Roberto e ci parlerò come ho sempre fatto. Se vorrà, mi spiegherà perché ha preso questa decisione e noi da genitori gli saremo sempre vicini. Questa sarà sempre casa sua”.

Prossimo CT nazionale: Spalletti il favorito

Diversi i nomi fatti nelle ultime ore sul prossimo commissario tecnico della nazionale italiana. Il favorito è oggi Luciano Spalletti, che pare abbia già detto sì alla FIGC ed è il favoritissimo per diventare il prossimo ct. C’è da risolvere però la questione con Aurelio De Laurentiis, considerando che l’ex allenatore del Napoli ha un contratto con il club partenopeo per un altro anno. Per questo motivo i contatti tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e il presidente del Napoli sono costanti. Un ostacolo comunque non insormontabile. Indizi che portano a pensare che Luciano Spalletti possa essere il prossimo commissario tecnico della nazionale. Sullo sfondo, attende Antonio Conte, altro nome valutato per la panchina dell’Italia. Per il CT si tratterebbe di un ritorno, dopo l’esperienza terminata nel 2016.

Altri due nomi sullo sfondo, ma poco plausibili, sono quelli di Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro. De Rossi è già stato assistente di Roberto Mancini nel 2021, dove tra l’altro ha partecipato alla vittoriosa avventura di Euro 2020. Poi per lui un’esperienza da allenatore alla Spal, non terminata però nel migliore dei modi. L’altro nome è quello di Fabio Cannavaro, capitano della nazionale Campione del Mondo nel 2006. Per Cannavaro non sarebbe la prima esperienza sulla panchina di una nazionale, visto il suo breve trascorso con la Cina, dove è rimasto da traghettatore. Nelle prossime ore ci saranno ulteriori aggiornamenti, ma a oggi il vero favorito è Luciano Spalletti.