Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un ha effettuato una nuova visita alle principali fabbriche di munizioni del paese, annunciando un notevole incremento nella produzione di missili e altre armi, secondo quanto riportato dai media statali. Durante la sua ispezione, Kim ha sottolineato l’importanza dell’industria bellica per la preparazione in caso di conflitto, affermando: “Il livello qualitativo dei preparativi per la guerra dipende dallo sviluppo dell’industria bellica e le aziende hanno una grande responsabilità.” Questa dichiarazione, diffusa dall’agenzia Kcna, evidenzia l’accento posto dal leader sulla prontezza militare del paese.
Kim Jong-Un: “Aumentare produzione di missili e munizioni per essere pronti ad attacco alla Corea del Nord”
Una delle richieste chiave avanzate da Kim è la costruzione di autocarri avanzati per il lancio di missili più moderni. Inoltre, il leader ha espresso l’urgente necessità di incrementare esponenzialmente la produzione di lanciarazzi multipli di grosso calibro. Questi sviluppi sono da interpretare come parte di uno sforzo più ampio per rafforzare la capacità di deterrenza e difesa della Corea del Nord.
Kim Jong-un ha insistito sul mantenimento di una “forza militare schiacciante“, affermando che ciò garantirebbe l’annientamento delle forze nemiche in caso di attacco. Ha sottolineato che l’obiettivo principale è impedire che i nemici possano usare i loro eserciti contro il paese. Queste affermazioni si inseriscono in un contesto di tensioni geopolitiche, con le manovre militari congiunte pianificate tra Stati Uniti e Corea del Sud.
Questo annuncio di intensificazione della produzione bellica è stato giudicato come un compito “molto urgente” da parte del leader nordcoreano. L’obiettivo è rifornire tempestivamente le unità in prima linea, garantendo una preparazione adeguata per qualsiasi possibile conflitto. Kim ha precedentemente esortato l’esercito a intensificare i preparativi per una guerra offensiva, mirando a neutralizzare ogni forma di attacco in un singolo colpo. L’aumento di produzione di proiettili di artiglieria potrebbe anche essere visto alla luce degli accordi tra Mosca e Pyongyang per lo scambio di munizioni da cannone.