Parma è stata scossa da una tragica vicenda questa mattina, quando un incendio improvviso ha devastato la “Casa di Arianna”, una struttura protetta destinata al riposo di anziani e disabili psichici. Il bilancio del dramma è pesante, con la perdita della vita di un’ospite e undici persone gravemente intossicate.
Incendio in una casa di riposo di Parma fa 1 morto e 11 intossicati: non chiare le cause
La vittima, una donna di 62 anni ospite della struttura, ha perso la vita nel rogo. Fortunatamente, gli altri dieci pazienti presenti nella casa protetta e un operatore sanitario, seppur intossicati, non versano in gravi condizioni, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie.
Sul luogo dell’incidente, i soccorsi sono stati tempestivi grazie all’intervento dei mezzi del 118 e dei vigili del fuoco, che hanno immediatamente avviato i primi accertamenti per determinare le cause dell’incendio. “In queste ore di grande tristezza, esprimo il mio più profondo cordoglio alla famiglia della vittima“, scrive su Facebook Michele Guerra, il sindaco di Parma, manifestando anche la sua vicinanza ai feriti ricoverati in ospedale. “La palazzina coinvolta in questo tragico evento è di proprietà e gestione privata“, afferma Guerra, rassicurando la comunità sull’impegno della città nel garantire l’assistenza necessaria a chiunque ne abbia bisogno.
Walter Antonini, presidente del Anmic Parma, ha dichiarato: “Vogliamo stringerci in un forte abbraccio alla famiglia della vittima e a quelle che vivono ore di ansia per i pazienti ricoverati al pronto soccorso. Siamo vicini a loro e ci batteremo perché sia fatta chiarezza sulle cause di questa tragedia“
L’indagine sulle origini del devastante incendio è ora in corso e le autorità competenti lavoreranno incessantemente per stabilire la natura dell’incidente e le circostanze che lo hanno scatenato. La comunità parmense rimane unita in questo momento difficile, pronta a offrire sostegno e solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Questo incidente, simile a quello avvenuto a Milano di recente, spinge a fare chiarezza sulle misure di sicurezza delle Rsa, e dunque a vigilare meglio sulla sorveglianza degli anziani ospitati.