Nella giornata di ieri vi avevamo riportato la notizia di un neonato abbandonato a Taranto. In queste ultime ore ci sono stati degli sviluppi importanti, poiché la mamma del nascituro è stata rintracciata: si tratterebbe di una cittadina georgiana che è stata condotta prontamente all’ospedale per controlli ulteriori dopo aver dato alla luce il suo neonato. La donna si troverebbe ora ricoverata presso l’istituto ospedaliero – bisognosa di cure – all’interno del reparto di Ginecologia. Dove è presente anche suo figlio, il quale nel frattempo è stato chiamato Lorenzo dal personale che lo ha accolto ieri mattina (precisamente alle 7.26, ndr), salvandogli la vita. La direttrice della terapia intensiva dell’istituto aveva quindi confermato le buone condizioni del bambino:

È in condizioni cliniche stabili, di peso adeguato all’età gestazionale e costantemente monitorato per i parametri vitali.

Mamma del neonato abbandonato a Taranto rintracciata, decisivo il fiuto di un pitbull che ha abbaiato vicino a dei cassonetti

Nelle ultime 24 ore sono arrivate diverse proposte di adozione verso il neonato abbandonato, ma bisogna attendere la decisione della madre per capire cosa succederà. Potrebbe anche decidere di non riconoscere il figlio, dando quindi il via libera all’iter di adozione. Peraltro, non si conosco ancora le motivazioni che avrebbero spinto la mamma ad abbandonare Lorenzo vicino ad un cassonetto. Nelle prossime ore, e comunque quando sarà in condizioni fisiche accettabile, avrà tutto il tempo di chiarire il gesto. Fino a ieri sera, le forze dell’ordine non erano riusciti a rintracciarla – nonostante il monitoraggio dei filmati messi a disposizione dalle telecamere di sorveglianza in zona. Poi, l’accesso della cittadina georgiana presso l’ospedale e il successivo ricovero.

Il neonato è stato salvato dal fiuto di un pitbull di una signora. Erano le 7 di sabato mattina, la stessa stava portando a spasso i suoi due animali. Il pitbull si era quindi avvicinato verso una busta chiusa, cominciando ad abbaiare, portando la sua padrona a controllare cosa ci fosse vicino a dei cassonetti. Questa la sua testimonianza:

A quel punto ho sentito un vagito e ho pensato a un pupazzetto che imita i bimbi, incuriosita mi sono avvicinata ai cassonetti e ho guardato, poi ho legato i cani all’albero, e ho aperto le varie buste poggiate a terra. In una ho visto che c’era il bambino, ho pensato a tirarlo fuori e ho gridato a una persona che stava più in là di chiamare l’ambulanza.

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