Una nuova tragedia scuote il carcere Lorusso e Cutugno di Torino, dove la giovane Azzurra Campari, appena ventottenne, è morta suicida impiccandosi nella sua cella. La notizia arriva poche ore dopo la morte di un’altra detenuta, Susan John, che aveva deciso di smettere di mangiare e bere fino a lasciarsi morire. La madre di Azzurra, Monica, non riesce ancora a comprendere quanto accaduto: “Durante l’ultima videochiamata mi ha detto che in cella non ce la faceva più”, confessa con il cuore spezzato.

Azzurra muore suicida nel carcere: parte l’inchiesta per istigazione al suicidio

Il dramma di Azzurra si intreccia con una serie di episodi che hanno colpito il carcere nelle ultime settimane, mettendo in luce le criticità del sistema penitenziario italiano. Secondo quanto riportato da La Stampa, Azzurra era stata trasferita da poco dal carcere di Genova Pontedecimo al Lorusso e Cutugno di Torino, una decisione di cui né la madre né la sua avvocata erano state informate. I familiari nutrivano la speranza che questo trasferimento potesse essere positivo per Azzurra, considerando che la struttura di destinazione era specializzata nel trattamento delle patologie psichiatriche. Tuttavia, mai avrebbero potuto immaginare che in quel luogo, con sorveglianza costante e monitoraggio, Azzurra avrebbe trovato il modo di togliersi la vita.

La storia di Azzurra è segnata da un passato difficile, fatto di abbandoni e difficoltà economiche. Cresciuta a Riva Ligure, in provincia di Imperia, ha attraversato anni difficili dopo l’abbandono del padre e un periodo trascorso in comunità. Nonostante avesse cercato di ricostruirsi una vita iscrivendosi a un istituto alberghiero, la strada si è complicata a causa della dipendenza dalle droghe, che ha portato a compiere alcuni reati di furto. I reati commessi tra il 2013 e il 2014 l’hanno condotta in carcere a fine aprile, con una condanna che avrebbe dovuto scontare fino al 2025.

La madre, profondamente preoccupata per le condizioni della figlia, aspettava con ansia un colloquio che avrebbe dovuto svolgersi la settimana successiva. “Voleva rassicurare la figlia“, afferma l’avvocata Marzia Ballestra, che ha seguito il caso da vicino. Ora, invece, il dolore e l’incredulità accompagnano la madre e l’avvocata di fronte a questa tragica scomparsa. Le autorità hanno aperto il fascicolo per istigazione al suicidio.