C’è tutta la concentrazione necessaria nella conferenza stampa di Jannik Sinner che anticipa la sfida contro Tommy Paul che vale la finale dell’ATP di Toronto. Il tennista altoatesino è parso carico e prudente nell’analizzare una partita che va preparata nei dettagli soprattutto dopo il match dell’americano contro il numero 1 al mondo Carlos Alcaraz.
È proprio questo il tema principale su cui si è concentrato Sinner che in apertura di conferenza stampa ha dichiarato:
Domani avrò dei problemi diversi rispetto a oggi poiché ci sarà un avversario differente. Tommy Paul ha battuto Alcaraz, il numero uno al mondo, quindi sarà una partita davvero dura. Sono comunque felice di essere arrivato a questo punto del torneo
Dal canto suo, Jannik potrà contare su un entusiasmo ritrovato anche grazie al successo contro Gael Monfils che finora aveva compiuto un gran percorso in Canada:
Con lui non sai mai cosa succederà. Devi sempre spingere e bene, perché sai che si difende ottimamente. Forse oggi sarei potuto andare di più a rete, ma non è facile per la sua abilità a tirare dei gran passanti, è pur sempre un giocatore con un passato da top 10
ATP Toronto, Sinner sfida Paul con uno sguardo al passato: “Ho imparato dagli errori”
Certamente non è la prima volta che Sinner si ritrova ad affrontare sfide di un certo livello ma senza dubbio in più di un’occasione è sembrato pagare qualcosa a livello mentale. È forse anche questo il messaggio che ha voluto sottolineare il tennista altoatesino ricordando gli sbagli del passato, come al Roland Garros, e la capacità di apprendere da tali errori:
La componente mentale è la più importante del gioco. Quest’anno ho compiuto degli errori da questo punto di vista, come al Roland Garros. Ma ho imparato qualcosa dagli errori, mi sento bene adesso. Posso ancora migliorare, si impara anche in allenamento. Si può sempre fare qualcosa di più
Merito probabilmente anche del suo super coach Cahill di cui ha parlato ancora una volta in maniera estremamente positiva:
Il rapporto con noi va molto bene, è uno dei migliori al mondo, averlo nel mio team è bello, la combo con lui e Vagnozzi va molto bene. Abbiamo un ottimo rapporto anche fuori dal campo, mi insegna anche a giocare a golf