Giorgia Meloni è intervenuta direttamente sulla questione relativa ai fondi da destinare all’Emilia-Romagna, dopo le recenti uscite di Bonaccini. Il governatore della regione, infatti, aveva dichiarato qualche giorno fa che non aveva ricevuto alcuna notizia rispetto a pagamenti e stanziamenti previsti, parlando di “richieste ignorate ancora una volta” e che le stesse erano state “condivise coi territori e le comunità colpite dall’alluvione dello scorso maggio”.
A questo punto, il primo ministro ha replicato a stretto giro attraverso una lettera destinata al sub commissario alla ricostruzione dell’Emilia-Romagna, peraltro aggiungendo che il suo Governo ha già stanziato 4.5 miliardi di euro per il piano di rilancio del territorio e che nuove azioni verranno intraprese nel prossimo futuro.
Fondi Emilia-Romagna post alluvione, Meloni chiarisce la posizione del governo a Bonaccini
Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, starebbe lavorando a pieno regime per cercare di arrivare ad una proposta d’azione definitiva in poco tempo, pur rispettando l’iter previsto dalla legge:
Uno degli obiettivi dell’Esecutivo è anche quello, oltre alla messa in sicurezza e alla ricostruzione delle infrastrutture, di risarcire tutti i privati che hanno subito danni. Come sa queste stime non sono state ancora inviate alla struttura Commissariale da parte della Regione, la quale dovrà procedere ad acquisire le perizie asseverate da parte dei privati secondo l’iter agevolato, nonché delle procedure definite dalla struttura Commissariale.
Quindi, il monito finale di Meloni che ha chiarito come il suo esecutivo stia operando a “fari spenti” sulla questione Emilia-Romagna:
Non bisogna cedere alla fretta ed alla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po’ di visibilità, alimentando polemiche inutili.
E una piccola punzecchiatura rispetto alle recenti parole di Bonaccini:
Non ho avuto modo di leggere da parte Sua alcuna parola di sostegno alle azioni messe in campo dal governo.
A questo punto, si attende la replica delle opposizioni che peraltro hanno incontrato il Primo Ministro nella giornata di ieri in un incontro centralizzato sul salario minimo.