Il Ferragosto è un giorno festivo o feriale? Il 15 di Agosto, festeggiato in tutta Italia e anche in altre zone del mondo è a tutti gli effetti un giorno festivo.
Questa giornata, così come gran parte del mese di Agosto indica il momento del riposo e delle vacanze estive che può variare da un week-end lungo, il cosiddetto ponte di Ferragosto, o includere più settimane del mese.
Il giorno di Ferragosto nella maggior parte delle famiglie si festeggia organizzando gite fuori porta al mare o in montagna, falò in spieggia e barbecue in compagnia di parenti e amici.
Ferragosto è festivo o feriale: come si organizza il lavoro in questa giornata
Essendo questa giornata un giorno festivo in piena regola, dato che rientra tra le festività religiose nazionali, in molti casi non si dovrebbe lavorare. Il dipendente infatti ha il diritto di non recarsi al lavoro senza perdere i soldi della retribuzione.
La legge italiana numero 260 del 1949 infatti dichiara espressamente nel calendario delle festività nazionali la giornata di Ferragosto.
Bisogna però prestare attenzione, poichè questa è una giornata che, nel caso in cui cada nei giorni feriali della settimana, verrà pagata in busta paga in modo diverso rispetto agli altri giorni, come stabilito dalla legge numero 90 del 1954. Importante comunque tenere in considerazione il CCNL delle singole categorie di lavoratori di cui si fa parte.
Tuttavia, in alcuni casi, in accordo con l’azienda, il dipendente può prestare comunque attività lavorativa anche durante la giornata di Ferragosto.
Esistono inoltre dei casi in cui il lavoratore è invece obbligato a svolgere la propria mansione in quanto assunto proprio per lavorare nel periodo estivo, comprese le feste e le Domeniche. Come ad esempio può verificarsi per i lavoratori assunti stagionalmente nel settore del turismo.
In questo caso, le retribuzioni potranno essere diverse a seconda che sia previsto o no un giorno di riposo compensativo.
Cosa si intende per “Festa di precetto”
Con il termine “Festa di precetto” si indicano tutte quelle festività durante le quali la Chiesa cattolica obbliga i suoi credenti a prendere parte alla liturgia eucaristica come se fosse Domenica che viene infatti visto come il “primo giorno festivo di precetto”.
In queste giornate il fedele si deve astenere dal lavoro o da tutto ciò che impedisce di rendere culto a Dio, oltre che turbare in qualche modo la gioia del giorno del Signore.
Nel corso dell’anno liturgico cattolico sono diverse le “solennità” che si incontrano nel cammino della comunità cristiana. Con questo termine si intende una festa particolarmente importante che merita attenzione e gioia nel momento della celebrazione.
Nel nostro Paese alcune di queste sono anche un giorno festivo a livello statale, mentre altre sono solamente considerate nel mondo religioso, ciò avviene ad esempio nel caso del 19 Marzo, S. Giuseppe o del 29 Giugno, Ss. Pietro e Paolo, solennità importanti dal punto di vista religioso ma che per lo Stato non sono feste nazionali.
Molte festività della Chiesa cadono già di norma di Domenica, come la Domenica delle Palme, la Domenica di Pasqua, la Domenica di Pentecoste o la Domenica della Santissima Trinità.
I giorni di precetto invece che possono non cadere di Domenica sono in tutto 10:
- La solennità di Santa Maria, Madre di Dio, il 1° Gennaio;
- L’Epifania, il 6 Gennaio;
- San Giuseppe, il 19 Marzo;
- L’Ascensione di Gesù al Cielo, che cade il Giovedì della sesta settimana di Pasqua;
- Il Corpus Domini, il Giovedì dopo l’ottava di Pentecoste;
- San Pietro e San Paolo, il 29 Giugno;
- L’Assunzione della Vergine Maria, il 15 Agosto;
- Ognissanti, il 1º Novembre;
- L’Immacolata Concezione di Nostra Signora, l’8 Dicembre;
- Natale, il 25 Dicembre.