Renato Valboa, in libertà vigilata presso una comunità tutelare di Caserta dal 2009, ieri mattina si allontana senza essere visto ed arriva a Genova, dove minaccia un’infermiera. Intervengono la questura e la polizia locale.

La fuga del killer dalla comunità di Caserta e l’arrivo a Genova

Valboa si trovava ospite presso la Villa San Francesco di Cancello ed Arnone, a Caserta, dove aveva l’obbligo di residenza. Era lì dal 2009, quando uccise con un’accetta la sua compagna, Florinda De Martino; ritenuto incapace di intendere e volere, era stato condannato a 10 anni da trascorrere in un ospedale psichiatrico.

Ieri mattina, senza essere visto, Valboa si è allontanato dalla comunità ed è arrivato a Genova, dove nella sera dello stesso giorno si è presentato in un ospedale della città per un dolore toracico. Passata la notte lì sotto osservazione, la mattina un’infermiera gli ha comunicato che poteva lasciare l’ospedale o che, se lo avesse preferito, avrebbe potuto trascorrere un’altra giornata nella struttura ospedaliera.

Valboa allora ha dato in escandescenze, minacciando l’infermiera dicendole che, non avendo più nulla da perdere, l’avrebbe uccisa e che non era la prima volta che lo faceva:

Dovete farmi uscire, io la posso ammazzare. L’ho già fatto e non ho nulla da perdere.

Spaventata, l’infermiera ha chiamato l’agente del posto e altri medici. Ben presto tutti si sono resi conto della pericolosità della persona lì presente e ciò ha consigliato loro l’intervento della questura e della polizia locale. I medici dell’ospedale hanno sottoposto ad un TSO Valboa all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena a cui è seguita una denuncia.

Gli inquirenti stanno ancora analizzando i fatti per capire come l’uomo sia arrivato fino a Genova.

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