Domani si terranno in forma privata le esequie di Luca Giuseppe Reale Ruffino, il presidente di Visibilia Editore, la società fondata da Daniela Santanché: il 5 agosto scorso, Ruffino si è tolto la vita con un colpo di pistola nella sua abitazione in via Spadolini a Milano, lasciando dubbi sulle cause e i retroscena del suicidio L’uomo ha lasciato sei biglietti per spiegare il suo gesto, e si dice che siano stati rinvenuti moltissimi mozziconi di sigaretta nella sua casa, forse indice di un periodo di stress. Tuttavia, l’ipotesi di una grave malattia è stata smentita dall’esito rassicurante di una visita specialistica poco prima del tragico evento. Prima del suicidio, Ruffino era uscito a fare un giro, per poi tornare e decidere di farla finita per sempre.

Il suicidio di Ruffino ha un retroscena nella politica?

Le indagini sul caso continuano a gettare ombre e dubbi sulla sua tragica decisione. Secondo gli inquirenti, la pista della malattia è stata esclusa, aprendo la strada a possibili connessioni tra l’attività professionale di Ruffino e il suo gesto. Il suo coinvolgimento nella gestione di Visibilia, azienda che ha ereditato dalla ministra Daniela Santanché, potrebbe avere avuto un ruolo significativo nelle sue azioni.

Ruffino, un uomo con una lunga storia di impegno politico e affari, ha sempre avuto legami con esponenti dell’ex Alleanza Nazionale e con figure di spicco nell’ambito politico milanese. Il suo ingresso nel consiglio di amministrazione di Visibilia, insieme all’imprenditore Alberto Campagnoli, ha sollevato domande sulla natura delle loro collaborazioni. Campagnoli, noto per i suoi affari nell’editoria e le sue connessioni con personaggi politici, è stato sentito dagli investigatori a causa dei loro legami professionali.

Una parte cruciale dell’indagine si concentra sull’analisi del cellulare di Ruffino, il quale potrebbe contenere dettagli rivelatori sulle persone coinvolte e sui retroscena di questa tragica vicenda. Le autorità prevedono di eseguire una copia forense del telefono per sondare ulteriormente le circostanze che hanno portato al suo suicidio.

Nonostante la solitudine della sua decisione finale, Ruffino sembra essere stato circondato da legami politici e professionali che lo hanno influenzato. L’inchiesta continua sotto la guida della pm Daniela Bartolucci, con il coinvolgimento anche di Maria Giuseppina Gravina, che sta investigando sul caso Santanché.