A Domodossola, in Piemonte, due ragazzi avevano appiccato un incendio ad un capannone alla periferia della città. I due sono stati riconosciuti grazie alle immagini delle fototrappole e accusati di incendio doloso: su un loro smartphone trovati i video dell’incendio. Da chiarire le motivazioni dietro il loro gesto.
L’incendio del capannone a Domodossola
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi alla periferia della città piemontese. Le immagini delle fototrappole installate dai proprietari del capannone hanno consentito ai Carabinieri Nucleo Operativo e Radiomobile di Domodossola di rintracciare i due giovani. Uno di questi conservava ancora sul suo smartphone le immagini della loro “bravata”, senza conseguenze più gravi grazie al celere intervento dei Vigili del Fuoco.
I due autori del gesto, di cui non si conosce l’età ma entrambi sono di Domodossola, sono stati denunciati per danneggiamento a seguito di incendio in concorso. Non si sa ancora se i ragazzi abbiano appiccato l’incendio per seguire qualche assurda challenge social o per altri motivi. Oltre alle immagini delle fototrappole (installate dai proprietari a seguito di precedenti intrusioni), ad aggravare la posizione dei due giovani sono i video che li mostrano mentre utilizzano gli inneschi per dare fuoco al capannone.
Oltre al tetto del capannone, ad essere state danneggiate sono anche due auto d’epoca lì parcheggiate. Uno dei giovani, riconosciuto da uno dei proprietari, non ha potuto negare il fatto di essere entrato nel luogo dove è scoppiato l’incendio, mentre si attendono ulteriori notizie dal suo complice.
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