L’arcipelago delle Hawaii è stato scosso da una catastrofe senza precedenti mentre gli incendi devastanti hanno colpito l’isola di Maui, portando alla distruzione di vaste aree e causando un tragico bilancio di almeno 67 vittime, mentre i dispersi sono oltre mille. Le fiamme, alimentate da venti violenti provenienti dall’uragano Dora, si sono scatenate il 10 agosto, rapidamente inghiottendo la pittoresca città di Lahaina. Il governatore Josh Green e il presidente Joe Biden hanno firmato lo stato di emergenza per “disastro naturale”

Hawaii, oltre mille i dispersi dopo l’incendio: Biden firma il protocollo di disastro naturale

Le immagini dell’antica capitale hawaiana sembrano uscite da un’area di guerra, con edifici distrutti, automobili bruciate e strade coperte di cenere. Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lo stato di disastro naturale, consentendo una risposta più coordinata e risorse aggiuntive per fronteggiare l’emergenza. Tuttavia, le autorità statunitensi prevedono che il bilancio delle vittime potrebbe ancora aumentare, con il governatore Green che ammette che “senza dubbio ci saranno altre vittime“.

Le conseguenze sono state devastanti non solo per la comunità locale ma anche per i turisti presenti sull’isola. Circa un migliaio di persone sono ancora disperse, tra cui 60 italiani. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha confermato che finora non sono state segnalate vittime italiane, ma l’incertezza rimane. “Le autorità statunitensi ci hanno confermato che tra le vittime non ci sono connazionali“, ha affermato Tajani.

La situazione è critica anche per i turisti italiani e di altre nazionalità, molti dei quali sono stati evacuati e si trovano in centri di accoglienza. Il console onorario italiano, Michele Carbone, ha dichiarato che si sta lavorando per aiutare i turisti a rientrare in Italia nel caso in cui i loro documenti siano andati perduti nell’incendio.

Le autorità stanno affrontando critiche per la gestione degli incendi e la procura delle Hawaii ha aperto un’inchiesta per fare luce su eventuali errori commessi. La Procuratrice generale Anne Lopez ha annunciato un’analisi completa delle decisioni prese dalle autorità prima e durante gli incendi.

Questo disastro ha messo in luce la vulnerabilità delle comunità costiere alle catastrofi naturali, e le sfide del cambiamento climatico sono diventate ancora più evidenti. L’uragano Dora e le condizioni meteorologiche avverse hanno creato una combinazione letale, aggravata dalla siccità e dalla presenza di vegetazione secca.