La morte della detenuta nigeriana, deceduta in carcere per uno sciopero della fame, sta indignando la politica tutta. Dal Partito Democratico a Italia Viva, passando per +Europa. È un episodio che mette in subbuglio l’opposizione, che chiede a gran voce chiarezza su quanto accaduto.

Detenuta morta a Torni, Magi (+Europa): “Allucinante che sia morta per uno sciopero della fame”

Riccardo Magi, segretario di +Europa, annuncia che presenterà “un’interrogazione urgente al ministro Nordio” sull’episodio, chiedendo che venga fatta “chiarezza sulle condizioni di detenzione delle persone con problemi psichiatrici”.

“Una detenuta morta di fame nel carcere di Torino, a seguito di uno sciopero di cui nemmeno il Garante dei detenuti sapeva nulla. Se le circostante sono confermate è allucinante la notizia che arriva da Torino, è allucinante che un detenuto in sciopero della fame sia morto“, ha detto Magi.

La reazione del Pd: “Il ministro risponda in Parlamento, situazione allo stremo”

Anche il Pd ha chiesto chiarezza al Governo e invoca il ministro Nordio in Parlamento.

“Ma come è possibile quello che è successo nelle carceri di Torino? Come? Tre settimane? Una situazione allo stremo. Il ministro risponda immediatamente in Parlamento, morire di fame in prigione in Italia. Non è solo disumano, comporta responsabilità precise“.

Ha scritto su twitter il senatore del Pd Filippo Sensi. Gli fa eco Michela DI BIase, membro dem alla commissione Giustizia alla Camera. “La morte per fame e sete di una detenuta nigeriana nel carcere di Torino è una vicenda che interroga lo Stato e le sue articolazioni, richiede di fare subito luce su cosa sia accaduto nel penitenziario”.

“Una vicenda drammatica, davanti la quale non si può lasciare spazio a dubbi o fraintendimenti. Una donna di 42 anni è deceduta e le cause sembrerebbero essere l’assenza di nutrimento. Ancora peggio che nessuna segnalazione sia mai arrivata al Garante dei detenuti di Torino, a conferma di una vicenda dai toni oscuri, ancora tutta da chiarire. Lo Stato, nelle sue articolazioni, ha la responsabilità della custodia e della presa in carico dei detenuti – conclude Di Biase – non è possibile assistere a questa tragedia senza che nessuno spieghi le ragioni del decesso”. 

Iv: “Sconcertante la morte della detenuta a Torino”

“La morte della detenuta nel carcere di Torino è sconcertante. Si faccia subito luce su come sia stato possibile che una donna si sia lasciata morire durante uno sciopero della fame senza che fosse fatto nulla per impedirlo e senza che la garante dei detenuti fosse stata messa a conoscenza della situazione”.

Attacca la senatrice di Italia Viva, Silvia Fregolent, ricordando che questa “non è la prima volta che in quell’istituto penitenziario siano rilevate situazioni di degrado, è arrivato il momento che il ministero della Giustizia faccia chiarezza”.

“Lo stato delle carceri, insieme alla condizione di chi vi è recluso e vi lavora, dovrebbe essere prioritario per uno Stato che voglia dirsi democratico. La situazione carceraria non può essere presa in considerazione solo quando c’è un’emergenza. L’attenzione alla salute fisica e mentale dei detenuti, alla rieducazione, l’avvio di provvedimenti che permettano di irrogare pene alternative che consentano di ridurre il sovraffollamento e nuove assunzioni per la polizia penitenziaria sono atti doverosi oltre che necessari. La dignità e l’umanità devono essere di casa nelle carceri italiane, se vogliamo essere davvero un Paese civile”, conclude.