Sfortunatamente, capitano spesso casi di infortunio sul lavoro. Come comportarsi in questi casi? Bisogna conoscere bene quali sono gli adempimenti dei lavoratori e del datore di lavoro. Quando si verificano questi eventi, entrambi sono tenuti ad adempiere ad alcuni compiti necessari affinché parta la copertura assicurativa INAIL.

Quali sono i passi da compiere? Spieghiamo qual è la disciplina dell’infortunio sul lavoro e quali sono i passi che devono compiere lavoratori e datori di lavoro.

Infortunio sul lavoro: disciplina e normativa di riferimento

Quando si parla di infortunio si fa riferimento a tutte le lesioni che sono state originate sul posto di lavoro, dalla meno grave che provoca l’incapacità parziale o totale di svolgere la mansione a quella più grave, che causa la morte del lavoratore.

Ci sono tre elementi che determinano l’infortunio:

  • La lesione;
  • La causa violenta;
  • L’occasione di lavoro.

Una precisazione va fatta sul concetto di “occasione di lavoro”. Come si legge sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

“Il concetto di “occasione di lavoro” richiede che vi sia un nesso causale tra il lavoro e il verificarsi dei rischi cui può conseguire l’infortunio. Il rischio considerato è quello specifico, determinato dalla ragione stessa del lavoro”.

In caso di infortunio, ci può assentare dal lavoro per più di tre giorni, ma si può parlare anche di danno biologico. Quando avviene? Per danno biologico si intende la lesione all’integrità psicofisica della persona che si ripercuote sulle attività quotidiane, familiari, lavorative e così via.

Anche l’infortunio in itinere è infortunio sul lavoro. Come si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

“È infortunio sul lavoro anche il così detto “infortunio in itinere”, cioè quello occorso al lavoratore nel tragitto compiuto per recarsi o tornare dal luogo di lavoro a casa. Sono considerati infortuni sul lavoro anche quelli dovuti a colpa del lavoratore stesso”.

Sia il datore di lavoro che il lavoratore dipendente sono tenuti ad effettuare alcuni adempimenti. Iniziamo ad analizzare quali sono quelli del datore di lavoro.

Quali sono gli adempimenti del datore di lavoro

In capo dal datore di lavoro, ci sono una lunga serie di adempimenti da assolvere. La prima cosa da fare è il soccorso al lavoratore infortunato. Il datore di lavoro deve provvedere affinché il lavoratore venga trasportato presso una struttura sanitaria oppure presso un ambulatorio Inail. Chi paga le spese di trasporto? Le spese sono a carico dell’azienda.

Il secondo passo è quello di effettuare la denuncia telematica all’Inail. Infine, il datore di lavoro deve procedere al pagamento della retribuzione prevista in caso di infortunio.

Quali sono gli adempimenti del lavoratore

D’altra parte, anche il lavoratore dipendente è tenuto ad adempiere ad alcuni obblighi. Il lavoratore, innanzitutto, deve dare immediata comunicazione di infortunio avvenuto sul posto di lavoro al datore di lavoro, anche qualora questo sia di lieve entità.

Il lavoratore, oltre che obblighi, ha anche diritti. Innanzitutto, il diritto principale è la conservazione del posto di lavoro, per un periodo di tempo massimo determinato dalla Contrattazione collettiva di lavoro.

Per quanto riguarda il trattamento economico, il dipendente ha diritto alla retribuzione per la giornata nella quale è avvenuto l’infortunio, il trattamento di carenza, l’indennità d’infortunio a carico dell’Inail e l’eventuale cassa integrazione al 100% della retribuzione a carico del datore di lavoro.

Parliamo dell’indennità di infortunio a carico dell’Inail. Come si calcola? L’indennità di infortunio a carico dell’Inail deve essere calcolata sulla retribuzione media giornaliera. È pari al 60% o al 75% della retribuzione media giornaliera e deve essere erogata per tutti i giorni dell’infortunio, compresi i sabati, le domeniche, con la sola eccezione dei primi tre giorni di carenza che sono tutti a carico del datore di lavoro.

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