I soldi non fanno la felicità. Una frase fatta che descrive al meglio la situazione del Paris Saint Germain di questa estate fra giocatori scontenti e difficoltà nel costruire una squadra che possa lottare per vincere la Champions League. La grana principale è legata a Kylian Mbappè che rimane un separato in casa dopo aver fatto sapere al club parigino la volontà di andarsene alla scadenza del contratto nel giugno 2024. Inevitabile quindi l’intervento di Luis Enrique che chiede un confronto fra il giocatore e il club per risolvere un problema che sta minando la prossima stagione. Il tecnico spagnolo invece non si sbilancia sul futuro di Neymar e Marco Verratti mentre annuncia l’imminente arrivo di Ousmane Dembele dal Barcellona.
Luis Enrique su Mbappè
Il campionato francese comincerà domani con il Paris Saint Germain che farà il suo esordio contro il Lorient. Non ci sarà Kylian Mbappè che continua ad allenarsi con gli esuberi in attesa di capire come si concluderà la telenovela dell’estate. L’attaccante francese ha comunicato di voler salutare i parigini con la società che insiste per un rinnovo di contratto inserendo una clausola di rescissione. Un muro contro muro che potrà essere sbloccato solamente dal buon senso del PSG che non può permettersi di perdere a parametro un giocatore del genere.
Un caos che vede protagonista, suo malgrado, il nuovo tecnico Luis Enrique. La scelta dello spagnolo era stata figlia degli errori del passato e per questo Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi ha voluto puntare su un profilo di assoluto livello per tentare di conquistare la chimera chiamata Champions League. Proprio l’allenatore quindi ha affrontato il caso Mbappè invocando una conciliazione fra le parti.
La situazione di Mbappé non è nuova. Già in passato è accaduto un episodio simile ed è stata trovata una soluzione positiva tra il giocatore e il club. Spero che si trovi un accordo ma vi ricordo la filosofia del PSG: nessuno è al di sopra del club. Per quanto riguarda Neymar e Verrati invece non ho nulla da dire. Di solito tengo le mie discussioni private. Vi invito ad essere attenti alle mie azioni. Esprimeranno la mia opinione sulla situazione.
Dembelé non è ancora ufficialmente un giocatore del PSG. Manca ancora qualcosa. È al 99 per cento un giocatore del PSG, ma non ancora al 100 per cento. Siamo aperti a migliorare la squadra, sono in costante contatto con il direttore sportivo Luis Campos e il presidente. Non vedo l’ora di iniziare. Spero che domani ci sarà una bella partita, una grande atmosfera, che ci divertiremo insieme al Parco dei Principi. Mi hanno messo nelle migliori condizioni per creare la migliore squadra, sono felice e motivato
Fino ad oggi Luis Enrique ha quindi dovuto gestire una squadra da preparare per l’esordio stagionale e in contemporanea un caos generato dai possibili addii. Una situazione non semplice per il tecnico che si è voluto mettere in discussione dopo le vittorie al Barcellona e l’avventura sulla panchina della nazionale spagnola. Ha accettato il Paris Saint Germain per tentare una impresa che fino ad oggi ha visto solo fallimenti nonostante i tanti soldi investiti dal fondo qatariota.
Il fatto che sono seduto qui da un mese è la prova che voglio risolvere questi problemi. Voglio avere 95-100 minuti in cui la squadra vuole essere competitiva. Non voglio 10 minuti di follia, voglio il calcio totale, il pressing. La squadra è pronta a lottare, vogliamo dare piacere. Andrà così, forse non avremo questo ritmo dalla prima partita, sarà una partita difficile. Ma voglio dare piacere ai tifosi e che abbiamo la mano dall’inizio alla fine dell’incontro.
Penso che Parigi sia la città che vedo in lontananza, ci sono stato solo una volta. Il Parco dei Principi è uno stadio molto bello, ci sono andato una volta questa settimana. Per il resto rimango qui a lavorare stabilmente, non vedo l’ora di iniziare. Spero che domani ci sarà una bella partita, una buona atmosfera, che ci divertiremo insieme. Sono messo nelle migliori condizioni per creare la squadra migliore, sono contento e motivato