Bikini: le prime attività balneari cominciarono a diffondersi intorno ai primi del ‘700 con la convinzione che facessero bene alla salute. All’epoca, le donne potevano entrare in acqua solo se indossavano abiti lunghi, con maniche a sbuffo, e fatti di lana o di flanella (un particolare tipo di lana morbida). Questi, spesso venivano cuciti con un secondo orlo imbottito che impediva alle gonne di galleggiare e dunque scoprire parti del corpo. Nel corso del tempo, gli abiti femminili diventarono più aderenti rimanendo comunque abbastanza coprenti. A questi, furono aggiunti dei calzettoni in lana o in cotone che, bagnati, diventavano molto pesanti ed ostacolavano i movimenti.
Bikini agli inizi del ‘900, dall’arresto della Kellerman alla villeggiatura per tutti
Agli inizi del ‘900, invece, quando il nuoto divenne uno sport agonistico anche nelle competizioni femminili ebbe inizio la vera evoluzione dei bikini, grazie alla nuotatrice Annette Kellerman. La Kellerman grazie ad un costume che lasciava braccia e gambe scoperte, con una vestibilità molto aderente, fu arrestata per atti osceni. Negli anni successivi fu introdotto il concetto di villeggiatura per tutti, l’abbronzatura divenne un elemento estetico e, i costumi da bagno, iniziarono ad apparire sulle riviste.
Louis Reard inventore del bikini, nel 1946
Arriviamo così al 1946 quando lo stilista Louis Réard ideò il primo bikini della storia denominandolo così per ispirazione ad un test atomico statunitense, che ebbe luogo al largo dell’atollo di Bikini, nell’Oceano Pacifico. Fu un successo, ma la gente non si dimostrò pronta ad accogliere la novità che non tutti approvarono: scopriva troppa carne, tanto che, su alcune spiagge italiane e spagnole fu vietato.
Brigitte Bardot sdoganò l’uso del bikini in spiaggia
Brigitte Bardot ne sdoganò definitivamente l’uso dopo essere stata fotografata su una spiaggia di Cannes, in costume da bagno del 1953, divenendo subito presa d’esempio da altre donne dello spettacolo e dive di Hollywood. Dagli anni ’60 in poi, vediamo come l’uso del bikini divenne fondamentale esprimendo al massimo i trend e dell’emancipazione femminile raggiunta. Il giudizio negativo ricevuto all’inizio della sua storia dimostra che le regole imposte sul vestiario, da mare, sono solo un costrutto sociale che cambia in base al momento storico e alla società in cui si vive.