Il servizio di taxi gratis per chi ha bevuto troppo ed esce dalle discoteche è ancora un caldo argomento di discussione nel panorama politico e sociale del nostro Paese. L’idea, sostenuta dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, emerge come misura preventiva per ridurre gli incidenti stradali legati all’abuso di alcol durante le notti del weekend. Una preoccupazione crescente, considerando che nel 2023 sono stati registrati circa 760 incidenti legati alla movida, di cui 35 solo nell’ultimo weekend di luglio.

Taxi gratis per chi ha bevuto fuori dalla discoteca: come funziona la misura

In fase sperimentale, prevista da agosto a metà settembre, il servizio taxi gratuito sarà disponibile in specifiche discoteche selezionate. Le discoteche partecipanti saranno identificabili e avranno uno spazio dedicato dove i frequentatori che hanno consumato alcol possono prenotare il servizio.

Per usufruire di questa opportunità, è necessario:

  • Mostrare un documento d’identità.
  • Confermare il consumo di alcol all’interno del locale.

Al momento della prenotazione, al cliente viene fornito un codice identificativo da comunicare al tassista. Il pagamento del taxi avviene tramite un voucher fornito dalla discoteca, la quale ha un numero limitato a disposizione, basato sugli accordi con le autorità locali.

Nel primo fine settimana di agosto, diverse discoteche hanno introdotto il servizio, tra cui Mascara All Music a Mantova, Il Muretto a Jesolo Lido, Praja a Gallipoli, e altri locali ancora. Il successo di questa fase determinerà l’eventuale estensione del programma ad altri locali.

Benefici e obiettivi della misura

L’obiettivo principale di questa iniziativa è garantire che chi sceglie di divertirsi in discoteca possa tornare a casa in sicurezza, senza mettere a rischio sé stessi e gli altri utenti della strada. Con questo servizio, l’obiettivo del proponente mira a una significativa riduzione degli incidenti stradali post-discoteca. Tuttavia, non sono mancate e non continuano a mancare polemiche a riguardo.

Particolarmente significativa una vignetta di Osho (il creatore di meme, non il santone), nella quale si vede una giovane ragazza chiedere ai genitori i soldi per tornare con il taxi e il padre che le dice “Non ti puoi ubriacare come tutti gli altri?”.

Taxi gratis per chi ha bevuto troppo fuori dalla discoteca: critiche e reazioni indignate

Nonostante le buone intenzioni, l’iniziativa non è esente da critiche. Alcuni esponenti politici, come i rappresentanti di +Europa Cuneo (Flavio Martino, Filippo Blengino e Alice Depetro), sostengono che tali azioni distolgono l’attenzione da questioni più urgenti, come l’immigrazione e la riforma delle licenze taxi. Essi si esprimono in modo critico anche verso la politica del Ministro Matteo Salvini, mettendo in discussione la sua strategia di riduzione del danno.

In una nota si legge:

Il più grande cavallo di battaglia di questa destra era lo stop all’immigrazione, il blocco navale. Risultato? I flussi sono più che raddoppiati. E ora il governo che fa? Devia l’attenzione su manovre spot: rende reato universale la Gestazione per altri, tassa gli extraprofitti e perfino paga il taxi a chi esce ubriaco dai locali. +Europa rifiuta categoricamente la politica fallimentare di riduzione del danno alla Matteo Salvini che pretende di criminalizzare chi si fa uno spinello e allo stesso tempo invia addirittura un taxi pagato dai contribuenti per chi si ubriaca in discoteca. Gli incidenti stradali sono in calo e l’alcol uccide molto più tramite tumori e dipendenze, ma Salvini questo non vuole capirlo e promuove l’uso di una sostanza più dannosa della cannabis.

Taxi gratis per chi ha bevuto troppo: il parere della Società Italiana di Alcologia

Il Dr. Gianni Testino, a capo della Società Italiana di Alcologia, ha espresso preoccupazione per tale iniziativa. Secondo lui, come riporta Repubblica, mentre l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali è nobile, la misura potrebbe involontariamente incoraggiare un maggiore consumo di alcol, in particolare tra i giovani tra i 18 e i 25 anni. Questa fascia d’età, spiega il Dr. Testino, è particolarmente vulnerabile agli effetti fisici e psicologici dell’alcol.

L’abuso episodico di alcol, o “binge drinking“, sta diventando sempre più comune tra i giovani. Molti frequentano le discoteche con il solo scopo di bere, vedendolo come un’opportunità sociale. Questa tendenza preoccupante ha gravi conseguenze per la salute: un elevato consumo di alcol può portare a patologie al fegato e infliggere danni a lungo termine al cervello.

Invece di limitarsi a fornire taxi gratuiti, il Dr. Testino suggerisce un “patto etico” tra istituzioni e gestori dei locali. L’idea è di ridurre la vendita di alcol ai giovani, in particolare a quelli tra i 18 e i 25 anni. Promuovendo un consumo responsabile e limitando le bevande alcoliche a due consumazioni per persona, si potrebbe contribuire a una cultura dell’alcol più consapevole e sicura.

Critiche anche da Paolo Crepet

Paolo Crepet, noto sociologo, psichiatra e scrittore, è una delle voci critiche nei confronti dell’iniziativa. Crepet, a FQMagazine, sostiene che ci siano problemi ben più gravi a cui rivolgere risorse e attenzioni, citando come esempio le difficoltà economiche dei malati di cancro costretti a pagare il taxi per le sedute di chemioterapia.

Un governo serio non può proporre taxi gratis per chi beve in discoteca. Ho chiesto lumi anche al governatore Luca Zaia che stimo seriamente, ma non mi ha risposto: è forse imbarazzato? Si fanno tagli alla salute e alle scuole, poi a qualcuno viene l’ideona di pagare il taxi a una famiglia che ha la Porsche sotto il sedere.

Infine, Crepet ha sottolineato l’importanza di affrontare la vera radice del problema: l’educazione e la sensibilizzazione dei giovani e delle loro famiglie riguardo ai pericoli dell’abuso di alcol.