I funerali di Luca Ruffino, presidente della holding Visibilia, saranno domani mattina, sabato 12 agosto 2023, a Milano. Le esequie si terranno in forma strettamente privata. A rivelarlo sono fonti vicine alla famiglia dell’imprenditore che lo scorso sabato 5 agosto si è tolto la vita nel suo appartamento in via Spadolini, nel capoluogo lombardo.

Funerali Luca Ruffino: saranno in forma privata

Visto che i parenti dell’imprenditore preferiscono una cerimonia privata, al momento, non sono molte le informazioni a proposito dei funerali di Luca Ruffino che si terranno nella mattinata di domani. In ogni caso, nella giornata di sabato 12 agosto 2023, i familiari, gli amici, i colleghi e i conoscenti potranno porgere l’ultimo saluto al presidente della holding Visibilia.

Questo è quanto trapela da voci che arrivano direttamente da persone vicine alla famiglia Ruffino. Quest’ultima infatti, dopo il grande clamore nato a seguito della diffusione della notizia sulla sua scomparsa, pare abbia scelto di celebrare le esequie in una forma privata. Non pubblica dunque. Nelle prossime ore tuttavia potrebbero emergere ulteriori informazioni sull’evento di domani.

Non sappiamo infatti nemmeno in quale chiesa verranno tenuti i funerali dell’uomo che sabato 5 agosto si è tolto la vita con un colpo di pistola. E mentre gli investigatori continuano a indagare sul caso e a raccogliere maggiori informazioni a proposito di questa morte improvvisa, la comunità si stringe attorno ai figli, alla compagna e, più in generale, alla famiglia dell’imprenditore.

Morte Ruffino: le ultime novità

Giorno dopo giorno, continuano comunque a spuntare fuori notizie di vario tipo che riguardano la morte di Ruffino. Come abbiamo anticipato prima, il presidente della holding Visibilia, ex gruppo della ministra del Turismo Daniela Santanchè, si è suicidato sabato 5 agosto 2023 con un colpo di pistola alla testa. La pistola era regolarmente detenuta da lui.

Nella giornata di ieri sono emerse informazioni e indiscrezioni riguardanti l’ultima autopsia che è stata fatta sul cadavere dell’uomo. Secondo quanto si apprende, dall’esame sarebbe stata esclusa la presenza di una malattia grave che, secondo molti, avrebbe potuto, forse, in qualche modo aiutare a comprendere il gesto volontario compiuto dall’imprenditore.

In un primo momento alcune fonti avevano riferito che Luca Ruffino, 60 anni, avrebbe avuto un quadro clinico preoccupante. Tuttavia, stando alle indiscrezioni iniziate a circolare proprio ieri, giovedì 10 agosto 2023, quella della malattia grave non sembra un’ipotesi percorribile.

Egli aveva lasciato anche sei bigliettini di “scuse” indirizzate alla propria famiglia e ai collaboratori del gruppo di cui egli era amministratore delegato, Sif Italia. A trovarlo senza vita era stato il figlio, allarmato dalla compagna di Ruffino, dopo una preoccupante telefonata.

Mirko e Mattia Ruffino, gli eredi dell’imprenditore, hanno chiesto sin da subito di mantenere una certa riservatezza per quanto riguarda il suicidio del padre, al quale non riescono a darsi una spiegazione. Nei giorni successivi alla sua scomparsa i figli avevano dichiarato:

Siamo distrutti dal dolore. Non riusciamo a dare alcun senso al gesto. Nostro padre era un combattente e aveva costruito una solida realtà imprenditoriale. Confidiamo quindi nell’attività della Procura e nella possibilità che da questa possano trarsi utili elementi di comprensione.

Nel frattempo infatti la procura di Milano aveva subito aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Gli investigatori si erano messi subito al lavoro per poter svolgere ulteriori accertamenti riguardanti la morte di Luca Ruffino.

Però, per adesso, non sembrano esserci elementi che supportino la tesi di una possibile istigazione al suicidio. Il gesto del 60enne, presidente di Visibilia Editore infatti, stando a quanto si apprende, sarebbe stato appunto volontario e nessuno sembra aver influito su esso.

Nella giornata di domani saranno probabilmente in centinaia a porgere un ultimo saluto all’imprenditore di 60 anni scomparso il 5 agosto 2023. L’intera città di Milano (e non solo) si stringe attorno alla famiglia Ruffino per la sua triste perdita.