Assegno unico e universale 2023: con la pubblicazione del messaggio n. 2913 dell’8 agosto 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato che in caso di presenza di omissioni o di difformità nella certificazione ISEE darà un periodo di tempo per consentire ai beneficiari di procedere con la regolarizzazione della stessa.

Nello specifico, la mensilità in cui saranno erogati i primi assegni unici con importo pari al minimo previsto dalla legge sarà quella di novembre.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile, e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno del precedente messaggio n. 2856 che era stato pubblicato da parte dell’Istituto in data 1° agosto 2023.

Assegno unico e universale 2023: più tempo per la regolarizzazione, l’importo minimo sarà erogato solo a partire dal novembre

Attraverso la pubblicazione del precedente messaggio n. 2856 del 1° agosto 2023, del quale vi abbiamo già parlato durante il corso di un recente articolo di approfondimento, pubblicato sempre qui su Tag24, l’INPS ha definito quelli che sono i criteri per quanto riguarda la gestione delle domande relative all’Assegno unico e universale 2023 in caso di presentazione di una certificazione ISEE con delle omissioni e/o delle difformità.

Tali omissioni e difformità, nello specifico, possono riguardare sia i dati relativi al patrimonio mobiliare che i dati reddituali che sono stati auto dichiarati da parte del soggetto interessato.

A tal proposito, dunque, dal momento che ci troviamo nel periodo estivo, in cui può risultare più difficile procedere con la regolarizzazione della propria situazione, andando a modificare la DSU e l’ISEE Difforme presentato in precedenza, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato che:

“Si procederà al pagamento della misura AUU con importo al minimo di legge solo a decorrere dalla mensilità di novembre p.v., garantendo in tal modo agli interessati un lasso di tempo maggiore per procedere alla regolarizzazione dell’ISEE con le modalità indicate dal messaggio n. 2856 cui si rinvia per tutti i necessari approfondimenti.

Resta fermo sia in caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità che nell’ipotesi di presentazione della documentazione giustificativa, che la regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente può avvenire entro il termine di validità della stessa DSU da cui siano derivate le omissioni e/o difformità (31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU).”

Che cosa succede alla prestazione in caso di presentazione di una certificazione ISEE con omissioni e/o difformità?

Prima della proroga dei termini per la presentazione della nuova DSU ai fini della regolarizzazione della propria posizione in seguito alla presentazione di un ISEE che presenta delle omissioni e/o delle difformità per quanto riguarda i dati relativi al patrimonio mobiliare e i dati reddituali, il pagamento dell’importo minimo previsto dalla legge sarebbe dovuto iniziare a partire dal mese di settembre 2023.

Come abbiamo già visto durante il corso del precedente paragrafo, invece, questo termine relativo all’erogazione dell’Assegno unico e universale 2023 è stato fatto slittare alla mensilità di novembre dell’anno in corso.

Ad ogni modo, la procedura per la regolarizzazione della propria posizione da parte del soggetto beneficiario della prestazione economica prevede per prima cosa l’invio di un’apposita comunicazione dall’INPS.

L’Istituto, nello specifico, procede con l’invio di una segnalazione per quanto riguarda la presenza di omissioni e/o di difformità all’interno della certificazione ISEE, la quale deve essere regolarizzata. Tale comunicazione viene spedita attraverso una delle seguenti modalità:

  • PEC (posta elettronica certificata);
  • SMS;
  • email.

LEGGI ANCHE Sospensione Reddito di Cittadinanza: le istruzioni INPS per continuare a beneficiare dell’assegno unico