L’idea è quella di un listone Pd da presentare alle Europee di primavera per diventare la prima forza politica dell’opposizione con l’obiettivo, nel post elezioni, di un’alleanza con il M5s ma forte della posizione di socio di maggioranza. Tutti dentro: Fratoianni, Della Vedova, Socialisti e pezzi della Cgil. E magari anche Carlo Calenda. La segretaria Elly Schlein sta cercando di tessere la sua tela puntando sulla soglia di sbarramento al 4% che intimorisce i partiti più piccoli, ma non è così scontato che il suo piano riesca. Innanzitutto perché all’interno del Pd non tutti sono entusiasti dell’offerta fatta al compagno Fratoianni. Un parlamentare vicino alla corrente dell’ex ministro Lorenzo Guerini è stato netto: “Un’idea folle. Facciamo una lista con esponenti politici che poi non entrerebbero nel gruppo S&D”.
Elly Schlein punta ad unire il Centrosinistra
Ma non è così scontato che Fratoianni accetti. Il leader di Sinistra Italiana sta lavorando insieme al verde Angelo Bonelli al loro laboratorio politico: una lista autonoma, richiamando un po’ di sinistra radicale ed extraparlamentare. Da De Magistris a Potere al Popolo. Certo c’è la soglia europee, ma in Parlamento è in corso una trattativa per modificare la legge elettorale, abbassando la soglia dal 4% al 3%. Nel mese di ottobre, i gemelli rosso-verdi lanceranno una convention nazionale per sondare il terreno. Entro dicembre sarà sciolto il nodo. E al Nazareno troveranno le porte spalancate.