“Il barbiere di Siviglia”, tutto sull’opera di Gioacchino Rossini: la trama, la durata, quando è stato scritto, dove si svolge e quanti atti ha.

“Il barbiere di Siviglia”: trama, atti, durata e ambientazione

Il barbiere di Siviglia è un’opera in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. La durata è di 2 ore e 55 minuti. La storia si svolge a Siviglia, nella via di Rosina e a casa del dottor Bartolo, nel XVII secolo.

Atto I

Scena 1
Il conte Almaviva si è innamorato di Rosina e decide di farle una serenata. Finge di essere il povero studente “Lindoro” per non essere influenzato dal suo titolo. Figaro, già servitore del conte e ora barbiere a Siviglia, arriva esultante per la sua professione (“Largo al factotum”). Dice al conte che Bartolo ha intenzione di sposare Rosina per la sua eredità. 

Mentre parlano, Rosina si affaccia al balcone con un biglietto che ha scritto al bel giovane sconosciuto che le ha fatto una serenata. Purtroppo Bartolo è proprio dietro di lei e, allarmato dal comportamento furtivo del suo rione, è determinato ad accelerare i suoi progetti di matrimonio. Dopo aver lasciato istruzioni che nessuno deve entrare in casa, Bartolo si affretta a organizzare il matrimonio. Oro promesso per la sua assistenza,

Scena 2
Rosina è decisa a sposare il suo corteggiatore, Lindoro (“Una voce pocofa”). Bartolo racconta al suo amico e insegnante di musica di Rosina, Don Basilio, dei suoi sospetti che il conte Almaviva sia in città e innamorato di Rosina. Basilio suggerisce che loro spargono voci maligne sul conte. Figaro dice a Rosina che Lindoro è suo cugino e aggiunge che il giovane è profondamente innamorato di lei.

Rosina è felicissima e gli consegna un biglietto da consegnare al presunto Lindoro. Il conte arriva travestito da soldato Almaviva fa scivolare un biglietto a Rosina, che Bartolo vede, ma Rosina sostituisce abilmente la lista della biancheria. rivelando segretamente la sua identità a un ufficiale.

Atto II

Scena 1
Il conte Almaviva entra di nuovo in casa di Bartolo, questa volta travestito da Don Alonso, insegnante di musica. Dice che Basilio è malato e lo ha mandato a dare la lezione di musica a Rosina al suo posto. Guadagna la fiducia di Bartolo mostrando a se stesso la lettera di Rosina e offrendosi di persuadere Rosina che la lettera gli è stata data da un’amante del conte. 

Bartolo si assopisce durante la lezione e il Conte e Rosina riescono a condividere il reciproco affetto. Figaro riesce ad ottenere le chiavi del balcone, la via di fuga che il Conte e Rosina intendono utilizzare per la loro fuga quella sera. Appare Basilio, ma gli viene detto di tornare a casa perché sembra così malato, consiglio che accetta più prontamente quando Almaviva gli offre una tangente. 

Rosina e il Conte continuano a organizzare la loro fuga ma Bartolo coglie gli amanti in una conversazione compromettente e il Conte e Figaro devono fuggire. Quando Don Basilio torna ad ammettere di non aver mai sentito parlare di Don Alonso, Bartolo gli ordina di chiamare un notaio per celebrare subito il suo matrimonio. Nel frattempo, Bartolo usa la lettera di Almaviva, che aveva preso in precedenza, per convincere Rosina che il conte intendeva sedurla e tradirla. 

Furiosa, Rosina rivela i piani di fuga e accetta di sposare Bartolo, che si precipita a chiamare la polizia. per convincere Rosina che il conte intendeva sedurla e tradirla. Furiosa, Rosina rivela i piani di fuga e accetta di sposare Bartolo, che si precipita a chiamare la polizia. per convincere Rosina che il conte intendeva sedurla e tradirla. Furiosa, Rosina rivela i piani di fuga e accetta di sposare Bartolo, che si precipita a chiamare la polizia.

Scena 2
Quando arrivano Figaro e Almaviva, Rosina affronta il suo amante che rivela di essere, in realtà, il Conte. La loro gioia si interrompe quando entra Basilio. Ha portato il notaio richiesto da Bartolo. Figaro convince il notaio a sposare invece Almaviva e Rosina, mentre il conte corrompe Basilio affinché funga da testimone. Bartolo arriva troppo tardi e senza altra scelta benedice il matrimonio e tutti augurano alla coppia amore e fedeltà eterna.

Quando è stato scritto?

“Il Barbiere di Siviglia” fu commissionato dall’impresario del Teatro Argentina alla fine del 1815, quando Rossini aveva quasi 24 anni. In ossequio a Giovanni Paisiello , un famoso compositore italiano che nel 1782 aveva basato un’opera sull’opera di Beaumarchais, Rossini chiamò la sua opera Almaviva.

Fu rappresentato per la prima volta con il titolo Almaviva al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816.

Il titolo fu definitivamente cambiato in Il barbiere di Siviglia per la rinascita di Bologna il 10 agosto 1816, dopo la morte di Paisiello.

Tuttavia, la produzione fu vista dai sostenitori di Paisiello come un affronto. Un gruppo di loro è venuto alla prima di Rossini, ha fischiato e sibilato per tutta la performance.