Non si placano le polemiche legate al caro voli tra l’Italia e Ryanair, con l’ultimo intervento di Adolfo Urso che suona come una risposta decisa alla politica della compagnia scozzese. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha difatti rilasciato una breve intervista a Tgcom24 in cui sottolinea l’atteggiamento poco consono della compagnia low cost soprattutto nell’ambito della concorrenza e delle regole di mercato.

Un attacco nudo e crudo con cui il ministro Urso ha voluto difendere e ribadire le buone intenzione del governo italiano nelle modifiche apportate attraverso il decreto Omnibus. Nello specifico, nell’intervista si legge:

Siamo intervenuti con un decreto che tutela il mercato e i consumatori. Il mercato non è il far west dove speculatori approfittano, viene regolato dallo Stato, dalle leggi, dalle autorità e dall’Ue. Consiglio quindi di andare a cercare consulenti di diritto nelle università italiane, sono i migliori

Il ministro Urso risponde a Ryanair sul caro voli: “È stata sanzionata 11 volte negli ultimi anni”

La stilettata arriva ovviamente dopo che l’amministratore delegato di Ryanair aveva definito “ridicoli” i provvedimenti del governo italiano nell’ambito del caro voli. Un commento non gradito affatto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy che non ha esitato a sottolineare alcune pratiche scorrette della compagnia scozzese:

Ryanair negli anni ha manifestato una certa insofferenza alle regole del mercato. È stata sanzionata 11 volte negli ultimi anni dall’autorità per la concorrenza e il mercato

Successivamente, Adolfo Urso ha voluto anche rispondere alla minaccia velata da parte di Ryanair in merito alla scelta di non coprire più alcune tratte riguardanti le isole. Su questo tema specifico, il ministro ha evidenziato quanto l’Italia sia carente nell’avere delle alternative consone che possano agevolare i cittadini di tutte le regioni d’Italia:

Sul caro voli siamo intervenuti secondo le regole Ue. Nelle isole non vi è una alternativa di mercato adeguata. Lo Stato ha il dovere di intervenire quando il cittadino viene sottoposto a una azione che non risponde alle regole di mercato, ma che è contro queste regole e anche i diritti dei cittadini stessi

Una presa di posizione forte che arriva anche in maniera quasi inaspettata dopo che lo stesso ministro nella giornata di ieri aveva avuto una serie di incontri proprio con le diverse compagnie aeree. Nello specifico, Urso si era anche detto disposto a cambiare la norma per avvicinarsi alle esigenze di tutti gli stakeholder interessati dalle modifiche del decreto Omnibus. In particolare, alcune fonti parlavano di:

Disponibilità ad un confronto sereno e costruttivo per raggiungere soluzioni equilibrate per passeggeri e compagnie, tenendo però sempre al centro della nostra azione i diritti degli utenti, in particolar modo quelli di tutte le aree meno soggette alla concorrenza perché non raggiungibili con altre forme di trasporto

Tale aspetto aveva fatto storcere il naso anche a Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che in una nota aveva lasciato intendere che un incontro per “assecondare” le richieste delle compagnie non favoriva il bene dei consumatori. Polemiche a parte, è evidente a questo punto che l’attacco aperto dell’Amministratore Delegato della compagnia scozzese Eddie Wilson non sia affatto piaciuto, suscitando una reazione inevitabile dal punto di vista politico e mediatico che difficilmente potrà risanare i rapporti tra le parti.