Dodici anni insieme. La storia fra Diego Pablo Simeone e l’Atletico Madrid prosegue inesorabilmente nonostante qualche momento di crisi passeggero. Tante soddisfazioni con la conquista della Liga spagnola e il ritorno in Champions League da protagonista sebbene le due finali perse contro i rivali del Real Madrid. Vivere nella parte meno nota della capitale spagnola non è affare semplice; eppure, il Cholo è riuscito a far emergere l’orgoglio Colchoneros. In una lunga intervista a ‘Marca’ affronta anche i retroscena di mercato con Alvaro Morata blindato dopo aver respinto i tentativi dall’Italia.

Simeone blinda Morata

L’attaccante spagnolo è stato il sogno per un intero mese di diverse squadre italiane. Ci ha provato l’Inter con Simone Inzaghi che lo avevamo scelto come sostituto di Dzeko salvo poi virare su altri obiettivi più futuribili. Ci ha fatto più di un pensiero la Roma con Josè Mourinho che ha telefonato personalmente all’attaccante per convincerlo a sposare al causa giallorossa ma invano visto che a Trigoria non hanno la disponibilità economica per imbastire una trattativa del genere. E’ stato anche nei pensieri del Milan per il vice Giroud salvo ripiegare su Okafor del Salisburgo così come Allegri non ha mai nascosto la voglia d tornare a lavorare insieme. Tanti interessamenti terminati con un nulla di fatto anche perchè Simeone lo ha blindato a Madrid.

Non rivelo assolutamente quello che mi dico con i giocatori durante i nostri colloqui. Parlo con loro in modo chiaro e sincero per fargli capire che è un giocatore importante. Alvaro per noi è molto importante e ci può servire ancora a lungo, è l’unico centravanti d’area di rigore che abbiamo in rosa. Quanto giocherà è un altro discorso visto che dipende dalla forma e dagli avversari ma io voglio un reparto complementare e Morata è l’unico 9 che abbiamo a disposizione. Deve crescere con il numero dei gol, gli capitano tante situazioni potenziali e deve sfruttarle. Ci deve assicurare venti gol a stagione.

È chiaro che abbiamo bisogno di concorrenza. Che Carrasco gareggi con Lino, che Riquelme gareggi con Molina, che Barrios gareggi con Koke, che De Paul con Llorente, che Morata con Memphis, che Correa con Griezmann, che Axel con Giménez… Così avremo una squadra migliore. Non parlerò più invece di Joao Felix, è già stato detto abbastanza. Ciò che ci sta dando o ci ha dato è sotto gli occhi di tutti. Si è sempre impegnato al massimo così come io ho cercato di tirare fuori il meglio da lui. Probabilmente necessita di qualcosa in più quindi la decisione sul suo futuro spetta a lui e al club

Simeone blinda Morata e punta alla prossima stagione con ottimismo. L’Atletico Madrid vuole tornare sul tetto di Spagna per la terza volta sotto la guida del tecnico argentino con la Champions League che non è una ossessione ma brucia la doppia sconfitta in finale nel derby cittadino contro il Real Madrid. El Cholo è quindi concentrato sui Colchoneros ma ammette che ci sono stati dei contatti con l’Arabia Saudita che però non hanno suscitato in lui un interesse.

La verità è che sono molto felice a Madrid e sono orgoglioso di allenare l’Atlético. Capisco che il Medio Oriente sta investendo molto puntando su grandi calciatori. Per arrivare a certi livelli è necessario aumentare la competitività del campionato quindi non giudico chi accetta una soluzione simile. Ricordiamoci che il calcio è un lavoro per noi e può andare al di là della passione e dell’emozione. Chi se la sente di tentare una nuova esperienza fa bene ad accettare, io al momento non ho questo pensiero nemmeno di fronte ad una offerta economica elevata