Reddito energetico, cos’è il nuovo fondo approvato dal governo per avere “un’equa sicurezza energetica” su tutto il territorio italiano: scopriamo meglio di che cosa si tratta, come funziona, a chi spetta e quali sono le Regioni più interessate a questa iniziativa. Vi anticipiamo subito che a beneficiarne saranno diverse famiglie in condizioni di forte disagio economico e sociale.

Reddito energetico cos’è

Reddito energetico, cos’è e di cosa stiamo parlando? In molti si pongono questa domanda dopo le ultime decisioni approvate dal governo guidato dall’attuale premier leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. La risposta è molto semplice. Ve la sveliamo subito.

Il reddito energetico non è altro che un fondo statale che sovvenziona l’installazione di impianti fotovoltaici domestici. È rivolto agli italiani in difficoltà economiche. L’obiettivo di questa misura è quello di garantire un’equa sicurezza energetica a tutta la penisola, da Nord a Sud. Si vuole dunque ridurre i divari tra le varie Regioni italiane.

Di cosa si tratta? Ce lo spiega Fratin

A firmare ed ufficializzare il decreto è stato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il politico, che fa parte del governo di Giorgia Meloni, ha spiegato che con tale mossa si vuole sostenere le famiglie in condizioni di disagio, ma anche, al tempo stesso, promuovere l’energia rinnovabile.

Il ministro parla dunque di una sostenibilità anche ambientale ed energetica, oltre che sociale. Secondo i più recenti dati forniti dai ricercatori dell’Istat infatti, nel nostro Paese l’8,9% delle famiglie vive in una situazione di povertà energetica.

Ecco le dichiarazioni rilasciate dal ministro Gilberto Pichetto Fratin:

Con questo provvedimento perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e allo stesso tempo quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica.

Il decreto firmato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia è stato trasmesso poi alla Corte dei Conti. Ha come obiettivo quello di facilitare l’accesso all’energia pulita (e meno costosa) a diverse famiglie italiane.

A chi spetta

A poter richiedere tale aiuto statale sono le famiglie residenti in Italia che presentano un Isee inferiore a 15.000 euro. Il limite sale a 30.000 euro qualora il nucleo familiare abbia almeno quattro figli a carico. Il governo ha così messo a disposizione 200 milioni per le famiglie in situazioni di disagio economico.

Il fondo riguarda gli anni 2024 e 2025. Di fatto, questi nuclei, possono fare richiesta per installare i pannelli solari nella propria casa e risparmiare così sulla bolletta. La nuova misura stringe inoltre l’occhio alla sostenibilità ambientale ed energetica.

Tali fondi per costruire impianti fotovoltaici – che consentono risparmi in bolletta fino al 75% – sono destinati a unità residenziale di famiglie italiane in difficoltà. Dovranno avere una potenza nominale compresa tra i 2 e i 6 kW o comunque non dovranno andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione.

Secondo le previsioni del governo, il reddito energetico sarà destinato prevalentemente alle Regioni del Sud. In particolare gli occhi sono puntati su Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

È bene precisare che i pannelli dovranno essere realizzati su coperture, superfici, aree e pertinenze di cui il beneficiario sia titolare. Solitamente, considerati i requisiti da rispettare, il costo medio va dai 15.000 ai 25.00 euro. La spesa potrebbe comunque diminuire di molto con questo aiuto da parte dello Stato italiano.

Inoltre si prevede la possibilità di aumentare il fondo attraverso i contributi volontari che potrebbero arrivare da Comuni, Regioni, organizzazione pubbliche e anche associazioni no profit. Non è escluso dunque che la somma a disposizione per questo intervento possa salire proprio nel corso dei prossimi mesi e dei prossimi anni.

A gestire il fondo è Gse, Gestore dei servizi energetici (Gse). Si tratta di una società pubblica che eroga i sussidi alle fonti rinnovabili. L’istituzione del Fondo era stata prevista dalla delibera Cipe n. 7 del 17 marzo 2020 per favorire l’autoconsumo energetico delle famiglie a basso reddito. Le risorse erano rimaste ferme a lungo e ora sono state finalmente sbloccate.